Canzoni per bambini – Le più belle del 2019 e 2020

Le canzoni per bambini sono ormai una componente importante per la crescita sia emozionale che intellettiva dei nostri figli.

 

Vediamo insieme quali sono le canzoni per bambini con le migliori caratteristiche educative e quali sono quelle più ascoltate dagli stessi bambini a partire dal 2019 e per il 2020.

Dopo un’attenta valutazione ho voluto preparare un elenco dei 5 brani che mi sono sembrati essere quelli più adatti allo sviluppo intellettivo dei bambini, nonchè dei brani considerati, a mio avviso, dei veri e propri evergreen.

 

I segreti per scrivere belle canzoni per bambini

La “semplicità musicale” delle canzoni per bambini

Come potete notare in ciascuna delle canzoni per bambini che vi ho appena elencato c’è sempre una componente comune: l’utilizzo di testi molto semplici e immediati e l’utilizzo di armonia e accordi semplici.

Sia l’utilizzo dei testi che delle musiche piuttosto elementari sono una componente indispensabile per far sì che il brano possa essere memorizzato con facilità dei bambini e possa essere cantato oppure suonato sia degli stessi che insieme ad altri.

Quando ci troviamo ad affrontare la scrittura di una canzone per bambini dobbiamo, quindi, pensare che la finalità principale della scrittura di quella canzone è di creare un interesse nei confronti della musica del testo, tale da poter accrescere le capacità emozionali ed intellettive del bambino.

Analizziamo insieme quindi quali sono le peculiarità delle canzoni per bambini affinché esse possano essere strutturate correttamente per un giusto apprendimento da parte degli stessi bambini.

Iniziamo ad analizzare la componente musicale delle canzoni per bambini.

Per poter scrivere la musica per una canzone rivolta ai bambini, dobbiamo utilizzare due elementi importantissimi: pochi accordi e degli intervalli molto semplici da poter cantare.

 

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Cosa vuol dire utilizzare pochissimi accordi?

Utilizzare pochi accordi su una canzone per bambini vuol dire ridurre al massimo il numero degli accordi suonati sia nella strofa che nel ritornello.

Gli accordi fondamentali nella scrittura di canzoni sono il primo grado e il quinto grado della tonalità.

Per primo grado intendiamo, supponendo di trovarci nella tonalità di do maggiore, il do maggiore inteso come accordo.

Quindi il do maggiore sarà composto dalle note do, mi, sol.

Ed è considerato il primo grado della tonalità di do.

Mentre il quinto grado sarà il sol maggiore che è composto dalle note sol, sì, re.

Questi due accordi sono fulcro nella composizione della canzone.

Potremo scrivere anche altri accordi e, quasi di sicuro, quelli che andremo a utilizzare con una maggiore frequenza saranno il quarto grado e il secondo grado.

Per quarto grado, supponendo sempre la tonalità di do maggiore, intendiamo l’accordo di fa maggiore, che è composto dalle note fa, la, do.

Il secondo grado sarà il re minore composto dalle note re, fa, la.

Della differenza tra accordo maggiore e accordo minore ne ho già parlato nell’articolo nel quale vi spiego come scrivere una canzone.

Potete approfondire da quella pagina il discorso tra accordo maggiore accordo minore.

Tornando alla scrittura delle canzoni per bambini l’altro elemento indispensabile da dover utilizzare con parsimonia è l’utilizzo della melodia.

 

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In una canzone per bambini la melodia deve essere assolutamente composta da intervalli molto semplici da poter cantare.

Quali sono gli intervalli più semplici da cantare?

Gli intervalli più semplici da cantare sono i seguenti:

I cinque intervalli che vi ho appena elencato sono senza dubbio quelli più semplici da cantare ma vediamo nel dettaglio come sono formati e che cosa sono gli intervalli che abbiamo indicato.

Il grado congiunto è il salto più vicino tra due note (ad eccezione del semitono che ho spiegato nel dettaglio già in un altro articolo).

Considerando la tastiera del pianoforte, che è quella più semplice da guardare, vi renderete conto che le note della scala sono in successione e si ripetono sempre con lo stesso ordine.

Il grado congiunto è la distanza che c’è tra una nota e la nota accanto ad essa che può essere più alta o più bassa.

Per esempio, considerando come prima nota il do, il grado congiunto può essere o il re immediatamente sopra o il si immediatamente sotto al do.

Il discorso diventa più complesso quando parliamo di intervallo di terza maggiore o terza minore.

Prima di spiegare che cos’è la terza terza maggiore 3ª minore, devo fare una precisazione di carattere pratico. Tutti gli intervalli possono essere ascendenti discendenti.

Sono ascendenti quando da una nota più grave si va verso la nota più acuta e sono discendenti quando dalla nota più acuta si va verso quella più grave.

Questa precisazione è importantissima per poter capire i salti da utilizzare nella composizione delle canzoni per bambini.

Tornando ai nostri intervalli, e considerando l’intervallo di terza, dovete pensare che l’intervallo viene calcolato contando sia la nota di partenza e quella di arrivo. Che cosa vuol dire calcolare la nota di partenza di arrivo?

Se volessi calcolare la distanza tra il do e il mi, ad esempio, per capire che tipo di intervallo è l’intervallo do-mi, devo contare sia il do che il e vi renderete subito conto che tra il do e il mi c’è un intervallo di terza.

Tuttavia abbiamo parlato di intervallo di terza maggiore di terza minore.

L’intervallo di terza maggiore è un intervallo composto da due toni, mentre l’intervallo di terza minore è un intervallo composto da un tono e un semitono diatonico.

Guardando la tastiera del pianoforte, vi renderete conto che tra il do e il mi ci sono due tasti neri.
Il primo tasto nero è il semitono, detto cromatico, che si trova tra il do e il re mentre il secondo tasto nero è il semitono cromatico che si trova tra il re e il mi.
Quindi, quando ci sono tra due note due semitoni l’intervallo è di terza maggiore perché è un intervallo composto in totale da due toni.

Quando invece, trovate un intervallo con un solo tasto nero nella tastiera del pianoforte, quello è un intervallo di terza minore.
Per fare un esempio concreto, tra il re e il fa c’è un solo tasto nero per cui l’intervallo è di terza minore. Il tasto nero si trova tra il re e il mi.

Lo stesso tipo di calcolo si fa senza intervallo di terza è discendente.

Una volta fatta la precisazione sulla differenza tra l’intervallo di tono e di semitono, spiegare l’intervallo di quarta giusta o di quinta giusta è molto più semplice.

Considerando l’intervallo tra il do e il fa, abbiamo due tasti neri uno spazio più piccolo tra il e mi fa. Quell’intervallo tra il do è il fa si chiama intervallo di quarta giusta.

Per ragioni molto lunghe da spiegare, l’intervallo di quarta e di quinta non viene chiamato intervallo maggiore e minore, ma soltanto intervalli “giusti”.

Dopo l’intervallo di quarta giusta, quello molto comodo a cantare è l’intervallo di quinta giusta.

Quando scrivete una melodia per le canzoni per bambini, considerate l’intervallo di quinta giusta come un elemento indispensabile per poter comporre una buona melodia.

Comporre una buona melodia non vuol dire creare una bella melodia, ma una melodia facilmente cantabile.

L’intervallo di quinta giusta è composto da tre toni e un semitono diatonico. L’esempio in questione è l’intervallo do-sol.

Come potete vedere dalla tastiera del pianoforte, ci sono dei tasti neri, per l’esattezza tre in tutto, è 1 uno spazio più piccolo tra dirmi e il fa.

L’ultimo intervallo facilmente cantabile è il salto di ottava. Il salto di ottava è, per esempio, il salto tra do 3 e do 4.

Quindi, ricapitolando, per poter scrivere delle canzoni per bambini facilmente eseguibili, dovete sempre utilizzare con parsimonia gli intervalli e prediligere il grado congiunto oppure gli intervalli che ti ho appena spiegato.

Altra componente importante per la scrittura delle canzoni per bambini il testo.

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Scrivere un buon testo nelle canzoni per bambini

La forma di filastrocca nelle canzoni per bambini

Il discorso del testo della scrittura di canzoni per bambini può essere molto complesso perché bisogna esprimere dei concetti che diano ai bambini delle informazioni importanti e fortemente educative, ma allo stesso tempo bisogna saper utilizzare un linguaggio molto semplice e, spesso, in forma di filastrocca.

Prima di scrivere il testo delle canzoni per bambini, quindi, cercate innanzitutto un argomento che possa risultare fortemente educativo per l’apprendimento e la crescita dei piccoli.

Molte canzoni per bambini, ad esempio, trattano l’apprendimento delle lettere e dei numeri. Alcune, invece, hanno come argomento principale dell’apprendimento dei colori.

Gli argomenti da trattare posso essere moltissimi, soprattutto perché oggi i bambini hanno una mente aperta a moltissimi argomenti, tra cui lo studio delle lingue ad esempio.

L’ultimo elemento da tenere in considerazione nella scrittura delle canzoni per bambini è l’utilizzo dei ritmi e delle sonorità di ogni singola canzone.

Ogni brano può essere arrangiato in decine di modi diversi, quindi prima di iniziare scegliamo quale stile vogliamo dare alle nostre canzoni per bambini.

Ci sono delle canzoni basate su ritmi latino-americani, ad esempio il Cha cha cha oppure il mambo ma ci sono anche canzoni con uno stile molto rock e moderno.

In ogni caso, nelle canzoni per bambini, ciò che non viene quasi mai utilizzato perché grande motivo di distrazione e di eccessiva eccitazione da parte dei bambini, è l’abuso di suoni elettronici.

Se avete intenzione di scrivere delle canzoni per bambini, cercate di usare pochissimi suoni elettronici poiché creerebbero un fastidio emotivo nei bambini.

Stefano Fonzi – Compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra

 

 

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