Dall’Orchestrazione Virtuale all’Orchestrazione Reale | I pro e i contro
Il mondo informatico ha creato un proliferare di musicisti che lavorano all’Orchestrazione Virtuale, riducendo di gran lunga quelli che utilizzano l’Orchestrazione Reale.
Ma hai mai pensato a quali sono i vantaggi dell’uno de dell’altro?
Vediamoli insieme.
Orchestrazione Virtuale – Pro e Contro
L’orchestrazione virtuale è un processo di composizione musicale per mezzo del quale chi scrive musica lo fa direttamente utilizzando le moderne tecnlogie: i computer o i vari dericati.
I vantaggi dell’Orchestrazione Virtuale
L’orchestrazione virtuale ha dei vantaggi che devono essere considerati prima di “attaccare a spada tratta” questo modo di lavorare. Vediamo insieme quli sono i reali vantaggi:
Risparmio di tempo
Lavorare direttamente al computer offre la possibilità al compositore di evitare di scrivere tutto su carta. Naturalemente questo passaggio, che se ci pensi bene è molto rischioso, perché non ti consente di controllare i movimenti delle voci, ha dalla sua che se hai pochissimo tempo per chiudere una produzione, in questo modo riesci a farlo senza alcuna fatica.
Risparmio di risorse economiche
Avere a disposizione un’intera orchestra per poter realizzare una produzione è molto costoso, questo è ovvio! Con l’orchestrazione virtuale, al di là dell’acquisto delle varie librerie, spesso disponibili anche gratuitamente sui software, è ovvio che il vantaggio economico è notevole.
Con 1.000 € di investimento si riescono ad avere importanti librerie che consentono di lavorare ad una produzione in maniera seria e professionale, contro le decine di migliaia di euro di cui avresti bisogno per realizzare una produzione con una vera orchestra.
Utilizzo di sonorità possibili soltanto con l’elettronica
Che sonorità!!!! Le librerie di suoni che hanno i vari software utilizzati per l’orchestrazione virtuale, sono ricche di suoni interessanti ed entusiasmanti che ti consentono di lavorare e sperimentare nuovi mondi.
Possibilità di modifiche quasi in tempo reale e in ogni momento
Non ultimo, sono sicuro sia capitato anche a te, la possibilità di modificare quasi in tempo reale la versione del tuo brano!
Sì, se hai orchestrare per orchestra reale e hai anche registrato, è ovvio che ti resterà piuttosto difficile cambiare idea sui suoni o sulla struttura dell’orchestrazione, perché non avrai sempre dentro casa l’orchestra! Con l’orchestrazione virtuale, tutto questo processo è molto più semplice, veloce ed economico!
Come Orchestrare al Computer
I modi per orchestrare al computer sono vari e ci si arriva da strade diverse. Personalmente il mio approccio con l’orchestrazione al computer è scaturito da uno studio dell’orchestra reale, passaggio a mio avviso fondamentale per capire come scrivere!
Naturalmente l’approccio è personale, perché ognuno di noi ha un proprio background e quindi affronta la scrittura virtuale in maniera diversa.
Onestamente non credo si possa orchestrare virtualmente senza conoscere i cardini dell’orchestrazione, senza conoscere almeno le basi, perché attraverso le basi riusciamo a dare sonorità “realistiche” ai nostri brani orchestrati.
Di cosa hai bisogno per orchestrare virtualmente?
- Di un computer
- Di una tastiera che si possa collegare in USB al tuo computer
- Di un software che possa registrare e far suonare le tue librerie
- Delle librerie di suoni
Oggi i software più in voga sono Cubase e Logic Pro X. Naturalmente nelle varie versioni e sono tutti a pagamento. Esistono diversi software gratuiti ma, come tutti i prodotti gratuiti, lasciano il tempo che trovano.
Orchestrazione Reale – Pro e Contro
Il mondo dell’orchestrazione è un mondo immenso. Per affrontare il discorso ci sono decine e decine di manuali che ci spiegano e ci dicono come fare. E’ senza dubbio un processo molto diverso rispetto a quello dell’orchestrazione virtuale.
I vantaggi dell’Orchestrazione Reale
Naturalmente l’orchestrazione reale ha dei vantaggi rispetto al virtuale. Primo fra tutti l’anima! Sì, le persone hanno un anima e suonando esprimono le proprie emozioni e le proprie sensazioni riferite a quello specifico momento.
Per cui, quando scrivi su carta, anche tu, se pensi al fatto che le persone sono esseri viventi, avrai un’attenzione diversa anche verso la scrittura.
Mi rendo conto che detto così magari può sembrare un discorso un pochino “restrittivo” ma, con l’esperienza, capirai che il mondo dell’orchestrazione è un mondo affascinante e ricco di “colori”.
Tra gli svantaggi dell’orchestrazione reale c’è, tuttavia, l’impiego di grandi risorse a livello di tempo e di un dispendio importante dal punto di vista economico. Costa tanto, inutile girarci intorno!
Meglio l’orchestrazione virtuale o l’orchestrazione reale?
Come ogni cosa nella vita, credo che il giusto sia nel mezzo.
Personalmente sono convinto che orchestrare con i virtual instruments abbia dei grossi vantaggi ma per farlo devi avere una conoscenza basilare dell’orchestrazione.
Per saper orchestrare bene con l’orchestra virtuale, devi saper scrivere per orchestra vera! Solo in questo modo riuscirai a dare all’ascoltatore la giusta sensazione di realtà che è tanto si cerca nelle librerie di suoni in commercio.
Sapere come ragiona un musicista, sapere cosa sente il musicista su alcune determinate frequenze, conoscere la tecnica degli strumenti e gli impasti sonori, ti darà la possibilità di lavorare con una coscienza diversa rispetto al mondo dell’orchestrazione.

Il M° Stefano Fonzi ha lavorato come musicista per dieci anni con il M° Ennio Morricone. Ha orchestrato e composto per alcune tra le più prestigiose orchestre al mondo come la London Symphony Orchestra e l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Compositore di musica per la RAI da oltre quindici anni sono sue molte delle musiche per trasmissioni e documentari. Collabora da oltre vent’anni come arrangiatore con artisti di fama internazionale tra cui Dee Dee Bridgewater, Renato Zero, Gino Paoli, Nina Zilli, Red Canzian dei Pooh, Paolo Fresu, Fabrizio Bosso e molti altri. Diplomato in percussioni al conservatorio di Santa Cecilia a Roma ha successivamente seguito i corsi di musica da film presso il Berklee College of Music di Boston.
Wikipedia: Stefano Fonzi
Non è proprio esatto che cubase è sempre a pagamento. Ci sono le versioni Oem fornite con le schede audio o mixer vari, del tutto gratis e in grado di gestire perfettamente le librerie virtuali.