Amarcord Fellini | Il film capolavoro con la colonna sonora composta da Nino Rota

La colonna sonora composta dal Maestro Nino Rota ha il medesimo nome del film per la quale fu ideata: Amarcord.

Il film Amarcord fu diretto e sceneggiato da Federico Fellini ed è uscito nelle sale cinematografiche nel 1973.

 

Amarcord Fellini | La trama del film

Il film narra in maniera nostalgica un anno di vita degli abitanti della vecchia Rimini anteguerra, la Rimini onirica che rimanda all’infanzia familiare e popolare di ciascuno di noi.

Amarcord Fellini | I premi

Il film fu vincitore del premio Oscar nel 1975 come migliore film straniero e ottenne, sempre in quegli anni importanti riconoscimenti tra cui numerosi Nastri d’argento, Golden globe e David di Donatello.

Amarcord Fellini | La critica

Amarcord è considerato come il film più autobiografico di Fellini e l’opera viene esaltata dalla musica di Rota che amplifica il processo del ricordo, delle emozioni, della nostalgia. Quel ricordo in cui ognuno di noi si rivede.

 

Amarcord | Film Completo

Federico Fellini e Nino Rota

Rota e Fellini erano già protagonisti di un sodalizio artistico di lunga data. Il loro primo incontro avvenne nel 1952, quando i due collaborarono per la realizzazione del film Lo sceicco bianco. Da quel momento formarono un duo inseparabile e collaborarono a capolavori come I vitelloni, La strada, La dolce vita, 8 1/2 e Giulietta degli spiriti.nino rota e federico fellini i film

 

Amarcord | La colonna sonora

La parola che fa da titolo al film è un neologismo, ormai diventato di uso comune, e nasce dalla frase in dialetto riminese “a m’arcord”, che significa io mi ricordo ispirato alla Rimini onirica e immaginaria degli anni 30.

Le composizioni di Nino Rota si rifanno all’aspetto onirico del film, con brani diventati famosissimi come il tema centrale intitolato proprio Amarcord e poi altri brani come La fogaraccia, Le manine di primavera, Lo struscio: quel motivetto che mi piace tanto, L’emiro e le sue odalische, La Gradisca e il Principe.

La seconda traccia della colonna sonora, La fogaraccia fa riferimento a una tradizione romagnola. La fogaraccia non è altro che un falò costituito da legna e mobili vecchi che vengono bruciati la notte di San Giuseppe a Rimini.

Le manine di primavera, invece, sono la lanugine dei pioppi, vale a dire a quei batuffoli bianchi che gli alberi rilasciano in primavera, fenomeno noto anche come la neve dei pioppi.

Nel film vi sono ben due cantanti, che compaiono anche nelle scene e sono:  Francesco di Giacomo, cantante del gruppo Il Banco del Mutuo Soccorso ed Eros Ramazzotti che è nel gruppo di bambini che lanciano le palle di neve.

Anche in questo film Rota ad arte compone brani che fanno sognare, che riportano ai ricordi di quella Rimini vecchio stile e inoltre sa sapientemente accompagnare e esaltare ogni singola scena del film.

 

Amarcord | Colonna sonora originale

Amarcord | Colonna sonora – Rielaborazione

 

Nino Rota – Biografia

Nino Rota, è tra i musicisti e compositori tra i più geniali e amati per quanto riguarda la musica da per il cinema.

Rota da giovanissimo ha studiato presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano sotto la guida dei Maestri  Paolo Delachi e Giulio Bas.

Lo stesso Rota studiò privatamente anche con Alfredo Casella e si diplomò in composizione musicale all’Accademia di Santa Cecilia nel 1929.

Dopo un periodo di perfezionamento all’estero tornò in Italia e si laureò in lettere.

Il compositore ebbe un rapporto d’amore con la Puglia: infatti dapprima si dedicò all’insegnamento di  teoria e solfeggio al Conservatorio Giovanni Paisiello di Taranto e dopo passò al Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari, dove insegnò armonia e composizione e ne fu anche direttore nel 1950.

Importante per la sua carriera fu l’incontro con il regista Federico Fellini,  per trenta anni i due collaborarono in numerosi film e si instaurò un lungo rapporto di amicizia.

Nino Rota BiografiaTra le colonne sonore più celebri ricordiamo quelle per i film : Otto e mezzo, Amarcord, La strada, La dolce vita, i Vitelloni, Roma, Casanova, i Clowns, Le notti di Cabiria.

Anche il regista Luchino Visconti lo chiamò per la musica di  due importanti film, Rocco e i suoi fratelli del 1960 e Il Gattopardo del 1963.

Dopo Romeo e Giulietta, del 1968 nel 1972 riscosse un notevole apprezzamento la colonna sonora del film Il Padrino di Francis Ford Coppola.

A Nino Rota verrà assegnato l’oscar nel 1974  per le musiche originali del film Il Padrino – Parte II. Nel 1977 vinse il David di Donatello per il miglior musicista per il film Il Casanova di Federico Fellini.

Tra le altre collaborazioni ricordiamo : Film d’amore e d’anarchia, ovvero stamattina alle 10 in Via dei Fiori nella nota casa di tolleranza, di Lina Wertmüller, Ragazzo di borgata, regia di Giulio Paradisi Fantasmi a Roma, regia di Antonio Pietrangeli, La grande guerra, regia di Mario Monicelli.

Nino Rota compose anche musica per orchestra, da camera e vocale, oltre a numerose opere scrisse musica anche per la televisione, per lo sceneggiato Il giornalino di Gian Burrasca (compose su testo di Lina Wertmüller la canzone Viva la pappa col pomodoro, cantata da Rita Pavone).

Rota scomparve subito dopo la fine delle registrazioni della sua ultima colonna sonora per Fellini, Prova d’orchestra.

A Nino Rota furono intitolati  il Conservatorio Nino Rota a Monopoli, l’auditorium del Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari e la sala concerti del Conservatorio Egidio Romualdo Duni di Matera.

 

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