Arrangiamento: come impostare un brano e quali sono le caratteristiche fondamentali da utilizzare.

In questo articolo ti mostrerò quali sono le caratteristiche di base e gli atteggiamenti da adottare per poter arrangiare, un brano o una canzone senza commettere errori grossolani.

L’atteggiamento mentale

Il primo pensiero che deve passarti in mente è quello che la tua musica sarà ascoltata da qualcun altro.
Devi, quindi, partire da un’idea ben precisa, creando una sorta di schema mentale, per far sì che la musica sia fruibile nel migliore dei modi.
Se non parti con una pianificazione rischi di perdere tempo prezioso alla ricerca di idee coerenti l’una con l’altra e, se anche dovessi riuscire ad arrivare ad un punto, la musica potrebbe risultare priva di qualsiasi forma di coerenza ed emozione.
L’ascoltatore, infine, non avrebbe soddisfazione nell’ascolto del brano, abbandonandolo quasi immediatamente.

Lo scopo

Per poter eseguire un lavoro ottimale, però, devi partire anche da un’altro punto fondamentale: lo scopo del tuo arrangiamento!
Lo scopo fondamentalmente indica per chi stai scrivendo e che tipo di arrangiamento è il più adatto rispetto alla musica a cui stai lavorando.

In base alle risposte a queste due domande, può variare anche l’armonia da utilizzare e, di conseguenza, lo stile generale che avrà il brano.
Ovviamente ogni brano non sarà strutturato allo stesso modo.

La continuità e la chiarezza

Una volta che hai iniziato a lavorare su un brano, sicuramente avrai scelto qual è il carattere da dare alla musica, proprio per questo devi stare molto attento nel corso della stesura dello spartito o nella registrazione della tua bozza.
Ogni giornata è diversa da un’altra, questo può portarti ad avere differenti stati d’animo, che non devono, però, influenzare il brano.

Per mantenere continuità, ti consiglio, quindi, di lavorare con un cronometro ed un metronomo, scrivendo contemporaneamente all’ascolto della struttura ritmica della musica. Naturalmente, se lavori con un sequencer, queste apparecchiature non ti serviranno.

Cerca sempre di mantenere una certa continuità e se trovi un punto che ti rimane particolarmente difficile, passa avanti e tornaci a lavorare più tardi, così da potergli dedicare anche una maggiore attenzione.

Una volta terminato il lavoro, riguardalo con attenzione e controlla che la musica risulti chiara e lineare.

La forma

Per forma si intende l’organizzazione della musica a seconda del materiale utilizzato.

Nell’arrangiamento devi trovare un equilibrio tra gli elementi che si ripetono all’interno del brano e tra gli elementi che invece sono singolari, avendo entrambi un’importanza fondamentale.

Questo serve a far sì che la tua musica risulti lineare ma anche interessante per chi la ascolta.

La scelta della tonalità

Per poter scegliere le tonalità ottimali del tuo brano, devi innanzitutto partire da qual è l’estensione del brano.

L’estensione, di conseguenza, viene scelta in base a quale elemento è dominante all’interno del brano: se si tratta, ad esempio, di un brano vocale, molto probabilmente i limiti saranno posti dall’estensione vocale del cantante scelto.
Potresti, però, decidere di oltrepassare l’estensione del canto nel caso in cui desideri un picco o un climax.

Anche nel caso di un brano strumentale, però, devi far caso a quali sono gli strumenti esecutori: ottoni e legni sono più comodi nelle tonalità con i bemolle, mentre gli archi suonano con più facilità nelle tonalità con i diesis, così come pure la famiglia delle chitarre.

Se non conosci alcuni termini di cui ti ho parlato, puoi dare uno sguardo a questo articolo nel quale ho già inserito i principali vocaboli utilizzati nel mondo dell’arrangiamento.

Arrangiamento – I termini tecnici che devi conoscere

 

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