L’arrangiamento vocale e l’arrangiamento strumentale: i due mondi

Spesso si pensa che l’arrangiamento vocale e l’arrangiamento strumentale siano la stessa cosa.

Nulla di più sbagliato!

Hanno moltissimi punti in comune, ma altrettante divergenze.

Vediamo insieme le più importanti.

Prima, però, è necessaria una considerazione importante: per entrambi bisogna conoscere le basi dell’armonia e della strumentazione!

 

L’arrangiamento strumentale

Nell’arrangiamento strumentale ogni singolo strumento è protagonista. E’ compito dell’arrangiatore decidere quando e come renderlo protagonista, ma di certo si può affidare ad ognuno un ruolo in primo piano.

Tuttavia, quando l’arrangiamento è indirizzato ad ensemble di giovani o ragazzi, è comunque utile adottare delle precauzioni importanti come, ad esempio, quella di prevedere sempre un’alternativa.

Quando si affidano parti di “soli” a dei giovani, in particolare se questi sono studenti di scuole pubbliche, c’è il rischio che possano non presentarsi a qualche prova, e neppure all’evento. Bisogna avere pronta sin dal primo momento l’alternativa valida che ci consenta di lavorare bene all’esecuzione, senza alcun problema “tecnico” da dover risolvere.

Una volta stabilito, tuttavia, che ogni strumento può essere protagonista del nostro brano, l’arrangiatore deve solo comprendere quando è il momento giusto per dare spazio ad un determinato strumento piuttosto che ad un altro.

Per fare ciò, ci sono alcuni elementi di cui bisogna tenere conto:

1) Organico

L’organico che utilizziamo è il primo elemento da tenere in considerazione perché è inutile affidare un “solo” ad un flauto su un registro grave se contemporaneamente suonano 5 percussionisti!

2) Densità del brano

La densità del brano indica quanto materiale c’è all’interno dell’arrangiamento e quindi qual è di conseguenza lo spazio da dedicare a quel determinato solista per dare il giusto risalto al proprio intervento.

3) Difficoltà del branoorchestra scuole indirizzo musicale

La difficoltà del brano è un elemento dal quale non si può prescindere. Se affidiamo un “soli” ad un esecutore che non è ancora in grado di affrontare tecnicamente alcuni passaggi, creaiamo una situazione di forte disagio con conseguenze anche negative dal punto di vista dell’autostima.

4) Livello di preparazione dell’esecutore

Il livello di preparazione è contestualizzato alle difficoltà del brano. Entrambe prevedono che ci sia un giusto rapporto tra ciò che l’esecutore solista è in grado di fare in quel determinato momento e ciò che il brano prevede.

 

L’arrangiamento Vocale

Il discorso cambia radicalmente se dobbiamo rapportarci con un arrangiamento vocale. Intendendo per vocale l’arrangiamento in cui una voce è protagonista e non un arrangiamento esclusivamente destinato alle voci. Quello sarebbe un discorso da trattare in maniera completamente diversa.

Nell’arrangiamento vocale il vero protagonista è, appunto, la voce. Qualunque essa sia.

Per preparare un arrangiamento vocale bisogna considerare alcuni fattori determinanti:

1) Estensione e registro del solista

2) Timbro

3) Caratteristiche musicali della persona

4) Gusti personali e background artistico.

Sono i quattro cardini su cui puoi fondare il tuo lavoro di arrangiamento e garantire un risultato di base, già buono.

Ce ne sono molti altri ancora, ma vanno affrontati con più calma.

 

Stefano Fonzi

Arrangiamento per le scuole ad indirizzo musicale

 

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