Di origini siciliane il chitarrista Frank Vincent Zappa è stato uno degli artisti più prolifici, professionalmente, del panorama mondiale.

Frank Zappa

Una sconfinata produzione discografica.

Tantissimi sono stati i suoi lavori discografici ed altrettanto numerose sono state le sue influenze musicali: rock, blues, jazz, fusion, progressive, avanguardia. Fu reso famoso dalla natura dissacrante dei suoi dischi uno dei quali Freak out, del 1966, per la sua irriverenza nei confronti del rock degli anni precedenti.

Le grandi collaborazioni.

Durante la sua carriera come solista Zappa ha pubblicato oltre album tutti diversi fra loro ed ha collaborato con musicisti diversissimi fra loro: Captain Beefheart , Alice CooperGeorge Duke, Steve Vai, Warren Cuccurullo, Adrian Belew, Mike Keneally, Jean-Luc Ponty, Patrick O’Hearn, Terry Bozzio, Vinnie Colaiuta e Chad Wackerman.

Musicista appartenente a due mondi.

La infinita produzione musicale del chitarrista è ancora in gran parte sconosciuta per la ragione che gran parte dei suoi lavori, malgrado numerose pubblicazioni postume, in virtù del numero colossale, quasi smodato di registrazioni, rimangono inediti. Nel 1995 Zappa fu introdotto nella Rock and Roll Hall of Fame. La cerimonia fu presieduta dalla figlia Moon e da Lou Reed a nome anche dei Velvet Underground. Come musicista Frank era una figura eccezionale perché apparteneva a due mondi: quello della musica rock e quello della musica contemporanea. Ed entrambe le tipologie del suo lavoro gli sopravviveranno.

Il repertorio anarchico e la passione per le orchestre.

Distintosi con una delle più complesse discografie della storia del rock, Frank Zappa ha proposto un repertorio anarchico e spaziante fra diverse forme di musica rock quali quello progressivo l’hard rock espressioni sonore che contamina con il jazz, il blues e la musica colta. Zappa fa uso di arrangiamenti insoliti come:marimba, vibrafono, fretless guitar e flauto fra gli altri e predilige anche il formato della musica orchestrale più quello del virtuosismo per chitarra.

Artista senza compromessi.

Si ispira a compositori colti quali Edgard VarèseIgor Stravinskij più a musicisti del contesto pop e rock quali Ravi Shankar Tim Buckley, Captain Beefheart, Wild Man Fischer e le GTO. Il sito di All Music lo definisce anche un artista di computer music. Molti artisti si sono ispirati a Frank Zappa, fra questi i Phish, i Primus, i Residents. Zappa ha ispirato album come Awake dei Dream Theater (il loro ex batterista Mike Portnoy è un suo grande appassionato) e Sheik Yer Zappa del pianista e compositore Stefano Bollani. Ha inoltre ispirato brani come Censorshit dei Ramones, in cui viene descritto come persona che non accetta compromessi e che dice quello che pensa. 

Il Genio ispiratore.

Smoke on the Water  dei Deep Purple, di cui ricordiamo il mitico batterista Ian Paice, fa esplicito riferimento a un fatto realmente accaduto a Frank Zappa: durante un concerto al Festival del Jazz di Montreux, in Svizzera, un proiettile luminoso sparato da qualcuno con una pistola lanciarazzi provocò l’incendio di tutto l’edificio che ospitava Zappa. Altri artisti che citano Zappa nei loro brani sono George Harrison in Blood From a Clone e il cantante Alice Cooper dichiarò che chiunque era considerato un genio, da Brian Wilson ai Beatles, ma che considerava Zappa “il” genio.

Dal rock al jazz- fusion.

Zappa ha poi preso le distanze dalla componente “freak” degli esordi con il suo primo album quasi interamente strumentale Hot Rats del 1969,definito un “magma sonoro, chitarra-basso-batteria e sax, improvvisazioni su basi rhythm and blues o classici rock ‘n’ roll dilatati fino a diventare qualcos’altro, forse il suono di un futuro che prescinde da Woodstock e dal pop imperante. Dopo Burnt Weeny Sandwich del 1970, che precede lo scioglimento dei Mothers of Invention, il compositore si allontana definitivamente dal rock d’autore colto degli esordi per diventare il grande amante della musica in tutti i suoi risvolti in cui predominano il jazz e la fusion.

Album dalla grande tecnica.

I successivi Over-Nite Sensation del 1973 e Apostrophe (‘) del1974, rappresentano un punto di svolta nella musica di Zappa, con l’introduzione di pop rock, funky e jazz e con una formazione delle Mothers of invention profondamente rinnovata da elementi dotati di grande tecnica. Anche i testi racchiudono novità, fra tutte i riferimenti ironici ai rapporti sessuali in diversi brani, con la diretta ironia contro la politica ed il sistema in generale che passano in secondo piano. La nuova estetica delle composizioni di questi album risulta più accessibile al grande pubblico e sarà alla base dei lavori successivi di Zappa, che suonerà gran parte dei loro brani nei concerti dal vivo per tutto il resto della carriera. Questo suo primo vero approccio alle atmosfere del pop rock gli garantiscono un improvviso aumento della popolarità a livelli mai registrati prima.

Nuove sonorità pop/rock.

Il chitarrista Jimi Hendrix ha sempre dichiarato che fondamentale fu per la sua carriera la conoscenza con Frank Zappa. Zappa fece conoscere a Jimi Hendrix le prospettive di un effetto per chitarra destinato a diventare famoso: il wah wah. Nel 1979 viene pubblicato l’altrettanto accessibile Joe’s Garage, che segna un ritorno al rock degli esordi e batte i terreni dell’easy listening influenzato dal jazz così come quelli del blues rock. Pur mantenendo il caratteristico stile pop e rock grottesco che si concede spesso alle ambizioni orchestrali, il nuovo decennio ha visto l’artista cimentarsi sovente con il synclavier, strumento con cui ha eseguito dapprima le partiture di Perfect Stranger , per poi passare a quelle elettroniche di Francesco Zappa e di Jazz from Hell . Anni prima dell’invenzione della tecnologia MIDI anche Pat Metheny utilizzava il Synclavier come strumento di composizione.

L’attività di compositore.

Negli ultimi anni Zappa si concentra sull’attività di compositore di quella che qualcuno ha definito la sua “musica seria“, relegando il rock in secondo piano. In particolare i suoi ultimi due album, l’orchestrale The Yellow Shark del 1993, e Civilization Phaze III, pubblicato postumo nel 1994 con una serie di composizioni ottenute esclusivamente con il computer, sono considerati un compendio delle sue opere e tra i suoi più grandi capolavori.

Le “sue” chitarre.

Nel corso della carriera Zappa ha suonato numerose chitarre, queste alcune delle principali: la Fender Telecaster,la Fender Jazzmaster, la Gibson ES-5 Switchmaster, utilizzata per incidere i primi due album con le Mothers. La Gibson Les Paul Goldtop, il principale strumento suonato all’inizio della fase in cui emerge il “chitarrismo” zappiano, ovvero nella realizzazione degli album, nei cui arrangiamenti prevale il solismo della sei corde, a partire da Hot Rats. La Gibson SG, lo strumento preferito da Zappa per la maggior parte degli anni settanta, per il suo corpo maneggevole. La Fender Stratocaster, appartenuta originariamente a Jimi Hendrix, che la incendiò alla fine della sua esibizione al Monterey Pop Festival.

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