Ramin Djawadi è un compositore nato in Germania di origini iraniane, ha composto la celebre colonna sonora della serie tv “il trono di spade- Game of Thrones”.

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Film ma anche serie Tv e video giochi.

Pupillo di Hans Zimmer e Klaus Badelt, Djawadi ha scritto colonne sonore per film importanti ma anche per serie tv di successo e video giochi. Dopo essere vissuto a Duisburg si è trasferito negli States per studiare presso il Berklee College of Music. Nel 1998 conseguì la laurea con lode. Dopo gli studi presso il prestigioso istituto musicale si trasferì a Los angeles perché chiamato  nel remote control productions di Zimmer.  A Santa Monica, in California, presso gli studios del compositore tedesco divenne ben presto assistente di Klaus Badelt, anche lui compositore e storico collaboratore di Zimmer autore della colonna sonora Pirati dei caraibi, la maledizione della prima luna, Hannibal e Cat Woman, tra gli altri.

Le prime colonne sonore per film di successo.

Il musicista di origini iraniane, finalmente nel 2004 riesce a firmare la sua prima colonna sonora del film Blade: Trinity, un film del 2004 scritto, co-prodotto e diretto da David S. Goyer ed ispirato all’omonimo personaggio dei fumetti della Marvel Comics, Blade. Le sue composizioni, che accompagnano i personaggi dei film, seguendo passo dopo passo ogni singola azione, senza mai scadere nello scontato, vengono apprezzate da registi importanti come Robert Towne che lo chiamò nel 2006 per le musiche del film, Chiedi alla polvere e nel 2008 dal regista Jon Favreau per il film campione di incassi, della Marvel, Iron Man. Il regista messicano Guillermo Del Toro, nel 2013 lo ingaggia per il film Pacific Rim, film di ispirazione giapponese. Da questa colonna sonora in poi i suoni del compositore Djawadi divengono man mano più raffinati, così particolari e densi di incantesimi.

Le colonne sonore per le serie tv.

Come non ricordare la serie tv uscita negli States nel 2005 fino al 2017 e trasmessa dal canale televisivo Fox Channel “Prison Break”. L’autore della musica della serie carica di adrenalina, è stato Ramin. Una sigla che persino nel recente continuo della serie ha avuto modo di tornare in auge, grazie al suo mix di tensione crescente e immediata che esplode presto per poi bilanciare il tutto con una delicata atmosfera orientaleggiante, in cui distinguiamo per un tratto quello che sembra un calmo elettroencefalogramma che si riprende da un’azione movimentata, ma è pronto a ripartire più frenetico di prima.

Un enorme successo soprattutto in televisione.

Djawadi ha lavorato molto per le serie tv come Person of interest di CBS channel  tra il crimine e la fantascienza e Westworld – Dove tutto è concesso, firmata da Jonathan Nolan e Lisa Joy per HBO e in onda dal 2016 e nel 2018 ha composto la colonna sonora per Jack Ryan per Amazon video. Dei tanti giovani compositori, come ad esempio Max Richter, Djawadi è forse quello che ha sofferto di più il rapporto col cinema, non riuscendo a compensare l’enorme successo televisivo con un riconoscimento altrettanto rilevante per le colonne sonore dei film per cui ha lavorato.

Il trono di spade, game of Thrones.

Il giovane compositore ha dato prova di sé e della sua genialità nelle musiche per la serie tv  statunitense di fama mondiale, creata e ideata da David Benioff e D.B. Weiss, di genere fantastico, Il trono di spade,  game of Thrones. Trasmessa dal 2011 al 2019 per questa serie Djawadi ottiene anche diversi premi per tracce proprio presenti all’interno della colonna sonora ispirata al ciclo di romanzi Cronache del ghiaccio e del fuoco di George R. R. Martin. Il compositore ha vinto per due volte consecutive agli Emmy Awards nel 2018 per l’episodio Il Drago e il Lupo e nel 2019 per La Lunga Notte.

La colonna sonora che “suona come un viaggio”.

Gli  sceneggiatori David Benioff e D.B. Weiss hanno mostrato a Djawadi alcuni video, chiedendo che la sigla “suonasse come un viaggio”, dato che i personaggi sono spesso in cammino. La melodia iniziale è stata composta dall’autore in macchina, tornando a casa e poi arricchendola in seguito. Per gli appassionati del genere ormai è un’icona: la sigla del Trono di Spade prodotta dalla casa di produzione Elastic, è lunga rispetto alla media del piccolo schermo, sfiorando i due minuti di durata. E nel 2011 è stata premiata con un Emmy Awards. ll brano più impegnativo creato da Djawadi per lo spettacolo non è la sigla, bensì “Light of the Seven“, il tema che fa da sfondo ad una delle scene più importanti della sesta stagione.

La sinestesia, saper associare la musica ai colori.

In questa canzone è stato usato per la prima volta il pianoforte, per indicare agli spettatori che qualcosa di importante stava avvenendo. Nel 2011 vi fu la svolta che cambierà la sua carriera: gli autori contattano Ramin affinché produca un tema per la loro nuova serie fantasy, ma a condizione che non siano presenti flauti o violini, che avrebbero spostato l’attenzione su un’atmosfera eccessivamente fiabesca. Per facilitargli il lavoro, gli mostrano un modello preliminare della sigla che la musica dovrà accompagnare, cosa che probabilmente influenza molto il compositore, affetto, a suo dire, da sinestesia, grazie a cui associa  la musica con i colori e i colori con la musica.

Atmosfera densa di Medioevo.

Tre giorni dopo, la sigla di Game of Thrones è pronta. Impossibile da dimenticare anche solo dopo il primo ascolto. Il violoncello è il protagonista, l’atmosfera è pregna di medioevo, la musica ci porta forzatamente per le città, viaggiamo fino a incontrare altri strumenti per la strada che si aggiungono al cammino. In sottofondo un incessante battere che non lascia spazio alla serenità: siamo a un torneo, una giostra e poi lungo le mura dei castelli. Partono i cori e l’epica entra prepotente in scena, l’uomo torna protagonista con un carico di dolore che si fa musica, per chiudersi delicatamente nel finale fatto di dulcimer e kantele, due strumenti di musica popolare che ancorano prepotentemente alla terra: il rischio della deriva fiabesca è scongiurato.

Tour mondiale con grandi orchestre.

Ramin ha contribuito alla colonna sonora del videogioco Medal of Honor. Acclamato dalla critica e apprezzatissimo dai fan, Djawadi dopo aver creato le musiche dei titoli di testa di Game of Thrones nel 2016 ha intrapreso un tour mondiale proponendo estratti della colonna sonora. Sue anche le composizioni della produzione House of the Dragon  ispirato dal libro companion “Fire & Blood” di George R.R.Martin  uno scrittore di fantasy, di horror e di fantascienza statunitense.

Il progetto Westworld.

Nel 2016, Djawadi ha modo di esprimersi nuovamente al meglio grazie a Jonathan Nolan e Lisa Joy, che lo coinvolgono nel progetto Westworld. Un’altra occasione che il compositore sfrutta appieno, riuscendo in entrambe le attuali stagioni dello show a sorprendere con adattamenti musicali del tutto funzionali alla trama e inseriti come elementi imprescindibili della narrazione. Soprattutto nel primo arco narrativo, ogni canzone che il piano suona nel saloon è estremamente simbolica e assorbente, da Paint it Black a Black Hole Sun passando per No Surprises, un concentrato di musica affatto straniante nel contesto del Far West, eppure così familiare.

La musica per il cinema.

Djawadi ha composto anche colonne sonore per i film Rex – Un Cucciolo a Palazzo del 2019,  Sammy 2 – La grande fuga e Le avventure di Sammy, Scontro tra Titani, Il mai nato,  Sex List – Omicidio a Tre, Mr. Brooks, Boog e Elliot a caccia di amici, Chiedi alla polvere, All the invisible children, Blade: Trinity del 2003.

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