Brian May è stato uno dei fondatori dei Queen, band di fama internazionale. May, chitarrista, cantautore, produttore e performer è anche dottore in astrofisica e appassionato sostenitore e attivista per i diritti degli animali.
La carriera nei Queen.
Nominato commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico nel 2005 per “servizi all’industria musicale” e per il suo lavoro di beneficenza, Brian è patrono di numerose associazioni di beneficenza. I riconoscimenti dei Queen accumulati in cinque decenni includono un impressionante elenco di vendite con un catalogo che supera costantemente i sondaggi di popolarità, insieme a un meritato elenco di premi e onorificenze. Brian ha scritto 22 dei migliori successi dei Queen, tra cui le potenti ballate “Who Wants to Live Forever“, “No-One But You” e “Save Me“, insieme agli inni “The Show Must Go On“, “I Want It“.
I brani iconici.
Dal brano ‘We Will Rock You’, è nato un musical di successo a cura dei Queen e dell’attore/sceneggiatore inglese Ben Elton che ha avuto una durata di ben 12 anni al Dominion Theatre di Londra insieme a numerose produzioni mondiali. Come inno sportivo, “We Will Rock You” è stato eseguito dal vivo da Brian May e Roger Taylor durante la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Londra 2012, visto da circa un miliardo di spettatori televisivi.
Bohemian Rhapsody.
Il 1975 è l’anno della svolta: con l’uscita dell’album A Night at the Opera, i Queen trionfano aggiudicandosi la fama in tutto il mondo. Con il passare degli anni la band inglese diventa sempre più famosa, fino a quando, nel 1986, si svolge il Live at Wembley, il concerto-emblema dei Queen, nel quale Brian può farsi apprezzare in canzoni quali One Vision, Tie Your Mother Down e Bohemian Rhapsody, dove il chitarrista dà il via a una serie di improvvisazioni miste alla tablatura originale. Nel corso degli anni Brian ha dato vita a numerosi e apprezzati progetti da solista, collaborando con diversi chitarristi come Tony Iommi dei Black Sabbath, Slash dei Guns N’ Roses e con cantanti come Zucchero Fornaciari e Luciano Pavarotti. Il 30 giugno 1993 apre come guest il concerto dei Guns N’ Roses a Modena in Italia suonando in assolo.
La passione per l’astronomia e la grande beneficenza.
Il chitarrista inglese conserva la sua grande passione per l’astronomia e dopo una pausa di 30 anni è tornato in Astrofisica per di ricerca completo presso l’Imperial College di Londra aggiornare la sua tesi di dottorato sui movimenti della polvere interplanetaria e ha conseguito il dottorato, nel 2007. Inoltre May è orgoglioso di essere un ambasciatore per il Mercury Phoenix Trust, istituito in memoria di Freddie Mercury per sostenere i progetti contro l’AIDS. Oltre 700 progetti e milioni di persone hanno beneficiato del Trust mentre la battaglia globale contro l’HIV/AIDS continua.
The cosmos Rocks.
Con un grande amore per le esibizioni dal vivo, dopo aver suonato oltre 700 concerti con i Queen, nel 2004 Brian May e Roger Taylor hanno celebrato l’ingresso dei Queen nella UK Music Hall of Fame esibendosi con l’ex cantante dei Free/Bad Company, Paul Rodgers. Seguì un trionfale tour mondiale di 55 date con Paul come cantante ospite, il primo tour dei Queen in 20 anni, insieme all’album in studio The Cosmos Rocks , supportato da un secondo tour mondiale e dall’uscita di due DVD live e un album live. Il 2012 ha visto un ritorno dei Queen sul palco, questa volta con il cantante ospite, Adam Lambert, una partnership, che ha deliziato i fan e la critica all’unanimità.
Gli album da solista.
Come artista solista affermato, Brian ha girato i suoi album di grande successo: Back To The Light del 1992 , con “Too Much Love Will Kill You” e “Driven By You”, entrambi vincitori dell’Ivor Novello Award, e Another World del 1998 . In possesso di una grande capacità compositiva, May è noto anche per il suo suono, che lo rende riconoscibile. Il suo tratto sonoro distintivo è dato dall’utilizzo della chitarra come strumento orchestrale, per armonie polifoniche, creando strati su strati di parti e soli di chitarra in sovraincisione, il tutto registrato in studio tramite il Deacy Amp, un piccolo amplificatore a transistor da 1 watt costruito dal bassista John Deacon nei primi anni 70 utilizzando pezzi di una vecchia radio a pile. Questa tecnica di registrazione con la costruzione di intricate armonie è presente in tutti gli album dei Queen, specialmente nei primi.
L’esperienza teatrale.
Non estraneo al mondo teatrale, Brian May ha scritto ed eseguito la musica per le produzioni del 1987 e 1990 di Macbeth ai The London Riverside Studios e ha regolarmente contribuito al lavoro di performance dal vivo di sua moglie, Anita Dobson. Brian si è addentrato nel mondo della musica da film quando i Queen sono diventati il primo gruppo rock a comporre la colonna sonora di un film importante, Flash Gordon . A questa esperienza fece seguito la musica definitiva per Highlander, un’opera per Pinocchio di Steve Baron e una colonna sonora completa creata da Brian per il film d’arte francese del 1999, Furia.
Le colonne sonore.
Ha contribuito a una serie di colonne sonore tra cui The Rocky Horror Picture Show , Mission Impossible II e Spiderman II. Ulteriori crediti, numerosi da elencare, includono la scrittura di temi per diversi programmi TV, il remix delle registrazioni dei Queen in 5.1 Surround Sound e la progettazione di uno spettacolo al Planetario in Belgio e Germania. Le canzoni di Brian e lo stile distintivo della chitarra, prodotti dalla sua venerata chitarra “Red Special” fatta in casa usando un sixpence come plettro, continuano a ispirare un genere diversificato di artisti internazionali.
La Red special.
I suoi genitori, Harold e Ruth May, non furono in grado di acquistargli una costosa Fender Stratocaster, così nel 1963, a sedici anni, May, con l’aiuto del padre ingegnere, incominciò a costruire la sua Red Special con l’utilizzo del legno di un architrave e una parte in legno del camino. Solo le meccaniche e le parti elettroniche sono state acquistate e installate esternamente. Questa fu ultimata nel 1965 e utilizzata ancora oggi viene utilizzata dall’artista.
Attivo sia in studio che live, è definito un chitarrista crossover per la sua capacità di adattarsi e di mutare forma e linguaggio in vari generi musicali.
Infatti questa sua peculiarità lo ha portato a suonare negli anni in vari contesti musicali come orchestre televisive, orchestre sinfoniche, spettacoli teatrali, tournée pop, festival blues, formazioni swing e jazz e tanto altro suonando con artisti come Dionne Warwick, Lionel Richie, Josè Feliçiano, Noa, Nina Zilli, Karima, Renato Zero, Ron, Dotan, Elisa, Malika Aiane, Fabrizio Bosso, Mario Biondi, Teresa De Sio, Gió Di Tonno, Piji, Samuel, Omar Pedrini, Paolo Benvegnù, Raiz, Cristiano Godano, Antonello Salis, Paolo Fresu, Nick The Nightfly, Sarah Jane Morris, Lucio Dalla, Massimo Moriconi, Michele Rabbia, Massimo Nunzi, Stefano Dibattista, Roy Paci e tanti altri.