La forma dell’acqua – The Shape of Water pellicola uscita nelle sale cinematografiche nel 2017 è un film capolavoro del geniale regista Guillermo Del Toro.

La forma dell'acqua. la colonna sonora del film

Genesi del film definito l’anti Disney.

Il film ha vinto il Leone d’oro al miglior film alla 74ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e si è aggiudicato quattro Premi Oscar: il premio per il miglior film, il miglior regista, la migliore scenografia e la migliore colonna sonora composta dal compositore francese Alexandre Desplat.

Il film narra sentimenti universali, condivisibili da tutti, rielaborando la struttura della fiaba e in qualche modo ribaltando la struttura classica dei racconti di fantasia.

Guillermo Del Toro geniale e visionario regista, riesce a regalarci un fantasy adulto che ha avuto un successo straordinario.

La colonna sonora tra atmosfere fiabesche e mistero.

Il compositore Alexandre Desplat ha collaborato in passato anche con il regista italiano Matteo Garrone nella composizione delle musiche del film il racconto dei racconti.

Inoltre, oltre ad aver conquistato due statuine d’oro ha ricevuto, fino ad ora, nove candidature al premio Oscar. Amante del minimalismo, è un autore che preferisce togliere note che aggiungerne; Si è fatto apprezzare dal grande pubblico nel 2003 con le musiche del film La ragazza con l’orecchino di perla. La ragazza con l’orecchino di perla è un film fatto di silenzi significativi.

Il genio di Desplat al servizio del film

Alexandre Desplat, durante le sue interviste ha sempre dichiarato che prima di comporre, studia la sceneggiatura e cerca di far sì che le note principali fluiscano da sé, perché proprie dell’anima del film che è stato chiamato a rifinire; lui si limita a trasformare in musica un’entità che già esiste. Nel film La forma dell’acqua la musica è un tutt’uno con la storia fiabesca che viene raccontata, risultando sognante, romantica e in grado di generare pathos nei momenti di tensione. La scelta delle note porta ad una composizione emozionante che evoca mistero misto a nostalgia. La musica di Desplat prende per mano lo spettatore e lo accompagna per l’intero film così come si può notare nel brano Elisa’s theme, nel quale ad evocare intense suggestioni sono il flauto e l’armonica due strumenti romantici e altamente evocativi.


La composizione musicale sembra dipingere alla perfezione l’animo e la personalità della protagonista. Il brano viene inserito sapientemente nella pellicola, variando di tono in base alle situazioni, risultando frescoallegro e mai monotono. Il tema portante della colonna sonora della Forma dell’Acqua è animato da una delicata arpa di sottofondo ed un sognante canto di flauti, armonica di vetro e violini filtrati come se, appunto, si trovassero sott’acqua. L’effetto finale è come il ricordo di un sogno, quel sapore che ci si ritrova in bocca dopo aver immaginato il grande amore, ma solo per una notte. Si aggiunge poi una fisarmonica a bocca, che riprende il tema dei flauti, e pare di trovarsi in un vivido quadro di Van Gogh. La notte stellata è servita.

I brani più emozionanti della colonna sonora: tra classici jazz e brani originali.

La prima apparizione della creatura è segnata dalla traccia chiamata, appunto, The Creature. Brano che crea una sorta di agitazione, stimola il senso del mistero. È proprio in questo il ribaltamento dell’opera disneyana che Del Toro opera: ed ecco che l’amore fra due specie diverse, fra un semidio ed una donna delle pulizie umana, si fa possibile. Alexandre Desplat ci ha mostrato ancora come sia uno dei migliori compositore attualmente in circolazione, in originalità stilistica e grande adattabilità alla materia che gli viene sottoposta. Per aumentare ancor di più il senso di fiaba moderna, sono stati incusi anche molti classici jazz nella soundtrack: la Javainese, You’ll Never Know che la protagonista immagina di cantare alla sua amata creatura e A Summer Place; tutte e due le canzoni sono state arrangiate da Alexandre Desplat stesso.

Il compositore francese ha dunque messo in musica una storia d’amore felice e difficile, impossibile, attraverso una struttura minimalista e mai eccessiva. La musica è funzionale alla storia narrata, la arricchisce, la rende eterna.

La Suite “the escape” ricca di emozioni e tensione-

Il brano The Escape in realtà è una suite di 11 minuti ed la più elaborata dal punto di vista dell’intensità e della tensione.

https://www.youtube.com/watch?v=lgDsL1fiMPI

Gli improvvisi cambi di tono riserveranno non poche sorprese al pubblico: minaccia, stasi, speranza e attesa sono i temi principali e vengono messi in musica in maniera egregia, risultando mai invasive.

Anche altre canzoni non originali vengono inserite all’interno della pellicola, come ad esempi:  Babalu e Chica Chica Boom Chic: Babalu è presente nella scena in cui la protagonista si reca, insieme al padre,  al bar con il duplice scopo di trascorrere del tempo insieme e cercare un’opportunità lavorativa (il personaggio di Richard Jenkins realizza cartelloni pubblicitari disegnati ma l’avvento delle fotografie nel settore è alle porte); il brano Chica Chica Boom Chic è interessante poiché riguarda la psicologia del personaggio del colonnello che ha catturato la creatura anfibia che, visitando un autosalone, acquista una Cadillac di cui non è affatto convinto, solamente perché presentata come “la macchina del futuro”. Importante ai fini della storia è anche la canzone The Silence of Love, presente nel momento in cui la protagonista, affetta da mutismo, comincia a capire che la creatura da lei ospitata deve, necessariamente, tornare al suo habitat naturale: questa sequenza porterà alla successiva, nonché momento clou del film.

La forma dell’acqua | Altri brani importanti

You’ll never know è un motivo romantico presente in ben due occasioni: viene ascoltata da Sally Hawkins durante la visione di Vecchia San Francisco in televisione ed è protagonista della scena onirica in cui la protagonista (“la principessa senza voce” a cui è dedicato un altro titolo della soundtrack), non riuscendo ad esprimere i propri sentimenti tramite le parole (per via della sua condizione e dell’estraneità alla lingua dell’uomo anfibio), immagina una sequenza di ballo sulle note della canzone: una delle scene più incisive del film. La traccia  Princess Without Voice è, invece, la summa intera del film. L’epilogo, sia musicale che d’immagini. Il tema portante è al pianoforte, fortemente rallentato, come se si suonasse sott’acqua. Gli effetti elettronici si fanno rarefatti, distanti. Elise, Ariel moderna, non ha venduto la sua voce per l’amore di un uomo: non l’ha mai avuta e per trovare l’amore non ne ha avuto affatto bisogno.

Il brano Egg è, invece, simile stilisticamente a Five Star General, e ne fonde l’oscurità con il romanticismo del tema portante: un amore minacciato dagli eventi, più grandi e potenti degli innamorati stessi. Il brano Underwater kiss riprende il romanticissimo tema iniziale, rallentato, quasi in una variazione jazz, genere musicale predominante del periodo in cui il film è ambientato; vengono aggiunte campanelle e leggerissime variazioni alla melodia suonata dalla fisarmonica. La colonna sonora è un elemento predominante nel film La Forma dell’Acqua: pochi sono i momenti in cui è assente, poiché descrive un sentimento indefinibile e senza forme precise, come l’acqua!

La forma dell’acqua, insieme ad altre colonne sonore come “Pirati dei Caraibi“, “Harry Potter“, “Il gladiatore” e molte altre fa parte della rubrica la colonna sonora della settimana.

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