Metodo Yamaha – Come funziona
In questo articolo andrò ad approfondire uno dei più famosi metodi di apprendimento musicale: il Metodo Yamaha.
Inoltre ho creato un articolo per aiutarti a capire quale metodo è quello che più fa al caso tuo o per conoscere i migliori metodi di insegnamento a livello mondiale.
Che cos’è e come nasce il Metodo Yamaha
Il Metodo Yamaha nasce nel 1954 in Giappone, dove si testò per la prima volta, nel mondo dell’insegnamento musicale, una classe composta da più bambini in età prescolare. Nel corso del tempo questo sistema didattico si è sviluppato in tutto il mondo tanto da coinvolgere, a livello mondiale, numerosi professionisti, come ad esempio psicologi e pedagogisti, creando delle equipe di esperti così da tenere sempre aggiornato il metodo.
Questa metodologia ha un’impronta opposta a quella del Metodo Tradizionale: difatti il Metodo Yamaha dà precedenza alla pratica, ponendo solo in un secondo momento la teoria.
Si vuole partire dal “fare” e non dal “capire“, si vuole aspettare l’età giusta per poter far approcciare il bambino alla comprensione della musica, che sia cantata o suonata; questa modalità riprende le fasi dello sviluppo della parola, dove, appunto, il bambino comincia a studiare la grammatica e la sintassi solo dopo aver imparato a parlare e dopo aver iniziato il suo percorso scolastico.
Nel metodo Yamaha il divertimento è alla base dell’apprendimento: vengono utilizzati giochi per far si che i bambini recepiscano con serenità ed allegria ma, allo stesso tempo, non viene utilizzata superficialità, alla base del metodo c’è innanzitutto la professionalità degli insegnanti e la serietà dello stesso.
Le tre caratteristiche fondamentali del Metodo Yamaha sono:
1. L’uso della tastiera come strumento per un’esperienza musicale a 360°: la tastiera è lo strumento ideale per far iniziare i bambini poichè ha un’intonazione costante, così da far sviluppare l’orecchio, i suoi tasti riescono ad essere suonati e riconosciutì con facilità anche da bambini piccoli ed inoltre riesce nell’immediato a far avvicinare i bambini agli strumenti orchestrali noostante siano riprodotti virtualmente.
2. Con il Metodo Yamaha c’è uno sviluppo consistente della creatività.
3. Le lezioni sono collettive e pensate alle specifiche esigenze di ogni fascia d’età.
Le età giuste per il Metodo Yamaha
Come già accennato poco prima, nello Yamaha c’è una grande attenzione per quanto riguarda le esigenze legate ad ogni età.
In particolar modo, questo metodo, concentra la didattica per i bambini che fanno parte delle fasce in età prescolare, dai 3 ai 5 anni, e scolare, dai 6 anni in poi.
L’età prescolare ha una dedizione maggiore in quanto è proprio questo il periodo in cui i bambini recepiscono e memorizzano maggiormente e con più facilità, oltre ad essere un periodo di crescita essenziale, poichè è il momento in cui la personalità del bambino si sviluppa, insieme anche a quelle che sono le basi dell’apprendimento.
Ma, ovviamente, ad ogni fascia d’età corisponde un diverso percorso:
Dai 18 mesi si accede al corso “Yamaha Baby Music: le avventure musicali di Toby”, in questo caso i bambini non utilizzano ancora la tastiera, ma soltanto il loro corpo.
Nei tre anni c’è il “Yamaha Music Wonderland”, un percorso in cui i bambini hanno il loro primo approccio con la tastiera.
Dai 4 ai 6 anni i bambini entrano nello “Junior Music Course”, nel quale si abbina allo strumento anche lo sviluppo della creatività musicale.
Dai 6 agli 8 anni si utilizza lo stesso approccio e dagli otto anni in avanti i bambini possono anche scegliere di cominciare a suonare un’altro strumento o di iniziare a cantare.
Le 5 fasi di apprendimento del Metodo Yamaha
Per far si che i bambini riescano, non solo a comprendere la musica, ma anche crearla, in modo fantasioso, bisogna passare mediante le cinque fasi di apprendimento:
Fase di ascolto
In questa prima fase i bambini ascoltano le note, capendo come agire e riuscendo a coordinarsi tra di loro.
Fase cantata
In questa fase i bambini non cantano le parole del brano ma le note. Questo serve per far si che la concentrazione sia tutta riversata sulla musica e che non ci siano distrazioni dovute alla paura di sbagliare le parole.
Fase in cui si suona
Solo dopo le prime due fasi i bambini iniziano a suonare. Inizialmente lo strumento utilizzato è la tastiera.
Fase di lettura
Soltanto dopo aver iniziato a suonare i bambini cominciano a dover imparare le tecnicità della musica, imparando, quasi, a leggere primma le note che le parole stesse.
Fase di creazione
Infine, dopo aver percorso con successo tutte le precedenti fasi, i bambini avranno sviluppato competenze e creatività tali da poter loro stessi comporre dei brani.
Le scuole e le lezioni con il Metodo Yamaha
Nelle scuole con impronta Yamaha si imparano i concetti base della musica.
Esse sono sparse in tutto il territorio italiano e, da qualche anno, è iniziata anche una collaborazione tra la Yamaha, MIUR e CNAPM (Comitato Nazionale per l’apprendimento pratico della musica per tutti gli studenti), per far si che si riesca ad allargare l’apprendimento musicale, con criterio e qualità, così che tutti possano usufruire dei benefici dello studio della musica.
Le lezioni
Le lezioni del Metodo Yamaha sono collettive: secondo il pensiero Yamaha assimilare collettivamente si riesce a far sviluppare maggiormente l’idea di lavoro di squadra, migliorando anche la socializzazione, dando delle responsabilità ad ogni componente e facendo sì che i bambini si aiutino a vicenda per arrivare più facilmente all’obiettivo comune.
I bambini hanno un’interazione positiva con l’insegnate, la si ascolta con attenzione e, allo stesso tempo, lei riesce a far considerare la lezione come un gioco nonostante il continuo apprendimento, utilizzando anche le favole e facendo seguire dai bambini la musica con i gesti.
Per i bambini di 3, 4 e 5 anni si richiede ai genitori di assistere, collaborare e partecipare attivamente alle lezioni di musica così che essi siano in grado di ricreare l’ambiente musicale idoneo anche a casa.
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Il M° Stefano Fonzi ha lavorato come musicista per dieci anni con il M° Ennio Morricone. Ha orchestrato e composto per alcune tra le più prestigiose orchestre al mondo come la London Symphony Orchestra e l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Compositore di musica per la RAI da oltre quindici anni sono sue molte delle musiche per trasmissioni e documentari. Collabora da oltre vent’anni come arrangiatore con artisti di fama internazionale tra cui Dee Dee Bridgewater, Renato Zero, Gino Paoli, Nina Zilli, Red Canzian dei Pooh, Paolo Fresu, Fabrizio Bosso e molti altri. Diplomato in percussioni al conservatorio di Santa Cecilia a Roma ha successivamente seguito i corsi di musica da film presso il Berklee College of Music di Boston.
Wikipedia: Stefano Fonzi