Orchestrazione Lineare – La scelta della tessitura
Uno dei cardini della scrittura orchestrale è la scelta della tessitura. Cosa vuol dire saper scegliere la giusta tessitura?
Che cos’è la tessitura di uno strumento musicale
Come ho già scritto nell’articolo in cui ti ho parlato dell’importanza del “Pensare per Orchestra“, prima di scrivere ogni nota bisogna conoscere a fondo le caratteristiche di ogni singolo strumento.
Uno degli elementi di base da conoscere nello strumento è l’estensione.
Per estensione intendiamo la gamma di note che un determinato strumento riesce ad emettere.
Questa estensione è diversa per ogni singolo strumento. Ad esempio, il pianoforte ha una estensione di 88 note. I tasti del pianoforte sono 88, alternati tra bianchi e neri.
Questo è l’esempio più semplice per poter comprendere il concetto di estensione.
Per quanto riguarda, ad esempio, uno strumento particolare come il vibrafono, invece, l’estensione è di 3 ottave e va dal Fa2 al Fa 5.
Certamente il vibrafono è uno degli strumenti meno conosciuti ai più, nonostante tutto molto utilizzato oggi sia in orchestra che in contesti jazz e di musica moderna per via dei suoi interessantissimi suoni ed effetti.
Al di là della conoscenza di ogni singolo strumento che, come puoi ben immaginare è già una materia di studio a sé, ciò che è indispensabile sapere è la caratteristica sonora di ogni strumento.
Quindi, se scrive per uno strumento, oltre a sapere se quelle note può o meno suonarle, quello che dobbiamo sempre avere bene in mente è la tipologia di suono che quel determinato strumento genera a quella determinata altezza.
Come individuare la giusta tessitura di uno strumento
Una volte che avrai avuto modo di imparare l’estensione dello strumento, quindi, dobbiamo adesso capire come arrivare a conoscere la sonorità ad una determinata altezza.
La cosa è evidentemente ben più complessa rispetto al pimo passaggio. Per il primo step possiamo porre facilmente rimedio anche cercando in rete. Ormai questi range sono disponibili in ogni luogo anche della rete.
Ciò che invece non si riesce a conoscere con facilità, per ovvie ragioni di preparazione, è come suona uno strumento ad una determinata altezza.
Per riproporre l’esempio qui sopra del vibrafono, dopo aver appreso che l’estensione è di 3 ottave, e che va dal Fa2 al Fa5, quello che dobbiamo capire è “come suona esattamente quella nota”?
Questo è più complesso e per questo ti ci vorrà un po’ di tempo, pazienza e una spiegazione magari da persone competenti!
Posso dirti, però, che qualora volessi scrivere per vibrafono, sappi che è uno strumento a percussione ma che, contrariamente a quello che potresti pensare, non ha una grande massa sonora!!!
Per cui, è uno strumento che se non viene amplificato, oppure non viene scritto ad una giusta tessitura e con una orchestrazione adeguata, rischia di sparire nel nulla!
Ovviamente la risposta potrebbe essere: “Sì, basta amplificarlo”!
Questo è vero, ma non sempre si ha la possibilità di avere un intero impianto di amplificazione per tutta l’orchestra!
Perché è importante dare la giusta tessitura agli strumenti?
Sia se il lo strumento è in primo piano che in secondo piano, l’esecutore dovrebbe essere sempre in grado di poter esprimere al meglio la sonorità del proprio strumento!
Pensando ad una tromba, ad esempio, prova a immaginare quanto sarebbe faticoso per un esecutore iniziare con una delle sue ultime note a disposizione in altezza e con una dinamica nel piano!!!
Scrivere una cosa simile, sarebbe una vera e propria cattiveria nei confronti dell’esecutore e, soprattutto, avrebbe una resa davvero pessima, poiché il povero trombettista, per quanto possa essere bravo, avrà sempre difficoltà a gestire un passaggio simile!
Questo è uno delle decine di esempi che si riferiscono all’importanza della tessitura negli strumenti!
Il M° Stefano Fonzi ha lavorato come musicista per dieci anni con il M° Ennio Morricone. Ha orchestrato e composto per alcune tra le più prestigiose orchestre al mondo come la London Symphony Orchestra e l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Compositore di musica per la RAI da oltre quindici anni sono sue molte delle musiche per trasmissioni e documentari. Collabora da oltre vent’anni come arrangiatore con artisti di fama internazionale tra cui Dee Dee Bridgewater, Renato Zero, Gino Paoli, Nina Zilli, Red Canzian dei Pooh, Paolo Fresu, Fabrizio Bosso e molti altri. Diplomato in percussioni al conservatorio di Santa Cecilia a Roma ha successivamente seguito i corsi di musica da film presso il Berklee College of Music di Boston.
Wikipedia: Stefano Fonzi