Scale musicali | Trucchi e segreti per riconoscerle subito
Scale Musicali | Trucchi e segreti per riconoscere velocemente senza sbagliare
Per individuare le alterazioni in chiave (o armature di chiave) presenti in un brano musicale esistono alcuni piccoli trucchi.
Vediamoli insieme!
Scale musicali con i diesis | Come riconoscerle subito
Se all’inizio di un pentagramma troviamo l’armatura di chiave con i diesis il trucco da escogitare è il seguente:
1. individuare il nome dell’ultimo diesis in chiave e salire di un semitono rispetto al nome dell’ultimo diesis.
2. Il nome della tonalità, e quindi della scala, sarà il nome della nota posta a distanza di un semitono sopra rispetto all’ultimo diesis.
- Se per esempio in uno spartito trovate il fa e il do diesis, il brano sarà in re maggiore oppure in si minore.
- Se in un brano troviamo il fa, Il do E il sol diesis, il brano sarà in la maggiore oppure in fa diesis minore.
Scale musicali con i bemolle | Come riconoscerle subito
Se troviamo invece dei brani con i bemolle in chiave l’unico sforzo da fare è ricordare che il fa maggiore ha in chiave il si bemolle.
Per quanto riguarda le altre scale con i bemolle, invece, il processo da applicare è il seguente: osservare la successione dei bemolle e il nome della scala sarà sempre il nome del penultimo bemolle in sequenza.
Quindi, se in un brano trovo l’armatura di chiave con il Si bemolle, il Mi bemolle e il La bemolle, il brano sarà in Mi bemolle Maggiore oppure in Do minore.
Se in un brano trovo la sequenza dei bemolle di Si bemolle, Mi bemolle, La bemolle, Re bemolle, Sol bemolle, il brano sarà in Re bemolle maggiore oppure in Si bemolle minore.
Questi piccoli trucchi vi aiuteranno nell’individuare sempre con facilità e rapidità la tonalità di un brano.
Scale Musicali | Cosa sono
Le scale musicali sono uno dei punti di partenza per tutti coloro che vogliono suonare uno strumento.
La scala musicale è una successione di note riprodotte per grado congiunto ascendente o discendente.
Ma che cosa vuol dire grado congiunto?
Per poter avere un grado congiunto due note devono trovarsi una accanto all’altra.
Vediamo insieme quali sono le scale musicali più utilizzate.
Scale musicali maggiori
Che cos’è una scala maggiore
Sin da bambini la prima cosa che ci insegnano in musica è: quali sono i nomi delle note?
Do – Re – Mi – Fa – Sol – La – Si
Questa successione di note prende il nome di scala di Do maggiore, ed è la scala di riferimento per eccellenza.
Le scale musicali, quindi, sono la successione delle note che vanno per grado congiunto.
Tornando alle principali scale, abbiamo detto che utilizziamo più di tutte le scale maggiori e le scale minori.
Vediamo come è formata una scala maggiore
Guardando l’immagine della tastiera del pianoforte riportata qui sopra, potete notare che c’è una sequenza ben precisa nella distribuzione tra tasti bianchi e tasti neri.
Per l’esattezza, la sequenza dei tasti neri è sempre due – tre.
I due tasti neri si trovano sempre immediatamente dopo il do mentre i tre tasti neri si trovano subito immediatamente dopo il fa.
Comprendere questo concetto è importantissimo poiché è l’elemento di base per poter capire le scale maggiori e le scale minori nonché tutte le altre tipologie di scala.
Didatticamente affermiamo che nella scala maggiore il semitono si trova tra il terzo e quarto grado e tra il settimo e l’ottavo grado.
Il concetto è molto semplice da ricordare ma non semplice da spiegare.
Il tono e il semitono
Cercherò di spiegare la definizione di tono e soprattutto di semitono nella maniera più semplice possibile poiché questo concetto è indispensabile per comprendere la costruzione di una scala.
Guardando sempre l’immagine del pianoforte, renderete conto che tra il mi e il fa manca il tasto nero così come accade tra il si e il do.
Nei punti in cui manca il tasto nero la distanza tra le due note è di un semitono mentre in tutti gli altri punti la distanza e di un tono.
Che cosa sono il tono e il semitono?
Il semitono è la distanza più piccola che si trova tra due note, come ad esempio tra il mi e il fa.
Mentre il tono è un intervallo costituito da due semitoni.
Per l’esattezza i due semitoni sono: semitono cromatico e semitono diatonico.
La differenza nella pratica tra semitono cromatico e diatonico è piuttosto semplice.
Semitono Cromatico
Troviamo un semitono cromatico quando dalla nota DO suoniamo il tasto nero immediatamente sopra che DO # (diesis) mentre il semitono diatonico è quello che si trova tra il DO diesis (quindi il tasto nero) e il RE immediatamente accanto al tasto nero.
Per essere molto sintetici, il semitono cromatico si ha quando le due note non cambiano di nome mentre quello diatonico si ha quando le due note cambiano nome.
Disposizione dei toni e semitoni nella scala maggiore
Nella scala maggiore c’è sempre un intervallo di tono tra il primo e il secondo grado e tra il secondo e terzo grado mentre c’è un semitono tra il terzo e il quarto grado.
Proseguendo dal quarto al quinto grado c’è di nuovo un tono, così come pure tra il quinto e il sesto grado e così come ancora tra il sesto e il settimo grado.
Troveremo di nuovo il semitono soltanto tra il settimo e l’ottavo grado.
Quindi, ribadendo il concetto iniziale, nella scala maggiore il semitono si trova tra il terzo e il quarto grado e tra il settimo e l’ottavo grado; tutti gli altri sono toni.
Quello che accade nella scala di DO maggiore, si ripete con le dovute modifiche in tutte le scale maggiori.
Vediamo altri esempi
Scala di Sol Maggiore
Sol-la-si-do-re-mi-fa-sol
Naturalmente ci sarà una differenza importantissima da fare tra la scala di do e il sol che adesso vi spiegherò.
Tenendo ben a mente il concetto che il semitono nella scala maggiore deve trovarsi tra il terzo il quarto e settimo dell’ottavo, vi renderete conto che per rispettare questa regola dovremo fare una piccola “modifica” alla scala.
Vediamo nello specifico qual’è la modifica da fare.
Analizziamo gli intervalli nella scala di Sol Maggiore:
- Tra il primo e il secondo grado, cioè tra il sol e il la, la distanza che c’è è di un tono, e così deve essere.
- Tra il secondo e il terzo grado, cioè tra il la e il si, la distanza è di un tono ed è corretta.
- Tra il terzo e il quarto grado, cioè tra il si e il do, troviamo un semitono ed è corretto.
- Tra il quarto e il quinto grado della scala di sol, cioè tra il do e il re, l’intervallo è di un tono ed anch’esso è corretto.
- Tra il quinto e sesto grado, cioè tra il re e il mi, troviamo un tono ed è corretto.
- Tra il sesto e il settimo, cioè tra il mi e il fa troviamo un semitono ma, rispettando quanto abbiamo sempre detto finora, dovremmo avere un tono. Poichè abbiamo stabilito che il mi, cioè il sesto grado era giusto, per aumentare la distanza tra le due note, possiamo soltanto modificare il fa.
Infatti, per poter avere l’intervallo corretto di un tono tra il mi e il fa, devo spostare il fa sul tasto nero immediatamente successivo che prende il nome di fa diesis.
In questo modo la distanza tra il mi e il fa diventa di un tono ed è quella corretta per poter creare la scala maggiore.
L’ultimo intervallo da considerare è quello che si trova tra il settimo e l’ottavo grado.
Abbiamo detto che nella scala maggiore l’intervallo tra il settimo e l’ottavo grado deve essere di un semitono.
Guardando la tastiera del pianoforte ci rendiamo conto che tra il fa diesis e il sol in effetti la distanza è di un semitono.
Per cui possiamo affermare con certezza che nella scala di sol è presente un’alterazione: il fa diesis.
Scale musicali maggiori e le relative alterazioni:
Scale Musicali Maggiori con i Diesis
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Scala di DO MAGGIORE
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DO – RE – MI – FA – SOL – LA – SI – DO
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Scala di SOL MAGGIORE
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SOL – LA – SI -DO – RE – MI – FA# – SOL
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Scala di RE MAGGIORE
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RE – MI – FA# – SOL – LA – SI – DO# – RE
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Scala di LA MAGGIORE
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LA – SI – DO# – RE – MI – FA# – SOL# – LA
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Scala di MI MAGGIORE
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MI – FA# – SOL# – LA – SI – DO# – RE# -MI
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Scala di SI MAGGIORE
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SI – DO# – RE# – MI – FA# – SOL# – LA# – SI
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Scala di FA# MAGGIORE
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FA# – SOL# – LA# – SI – DO# – RE# – MI# – FA#
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Scala di DO# MAGGIORE
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DO # – RE# – MI# – FA# – SOL# – LA# – SI# – DO#
Vi invito a notare come nella scala maggiore i diesis aumentino uno alla volta.
Per l’esattezza la sequenza dei diesis che costituiscono una scala È la seguente:
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- Scala di Sol Maggiore: FA#
- Scala di Re Maggiore: FA# – DO#
- Scala di La Maggiore: FA# – DO# – SOL#
- Scala di Mi Maggiore: FA# – DO# – SOL# – RE#
- Scala di Si Maggiore: FA# – DO# – SOL# – RE# – LA#
- Scala di Fa# Maggiore: FA# – DO# – SOL# – RE# – LA# – MI#
- Scala di Do# Maggiore: FA# – DO# – SOL# – RE# – LA# – MI# – SI#
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Da notare che l’ordine dei diesis avviene per salto di quinta.
Partendo da FA#, infatti, si sale di una quinta e si arriva al DO# e via dicendo man mano che gli stessi diesis aumentano.
Lo stesso processo di costruzione avviene, ma esattamente al contrario nelle scale maggiori con i bemolle.
Scale Musicali Maggiori con i Bemolle
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Scala di FA MAGGIORE
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FA – SOL – LA – SIb – DO – RE – MI – FA
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Scala di SIb MAGGIORE
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SIb – DO – RE – MIb – FA – SOL – LA – SIb
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Scala di MIb MAGGIORE
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MIb – FA – SOL – LAb – SIb – DO – RE – MIb
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Scala di LAb MAGGIORE
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LAb – SIb – DO – REb – MIb – FA – SOL – LAb
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Scala di REb MAGGIORE (stessi suoni di Do # Maggiore)
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REb – MIb – FA – SOLb – LAb – SIb – DO – REb
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Scala di SOLb MAGGIORE (stessi suoni di Fa# Maggiore)
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SOLb – LAb – SIb – DOb – REb – MIb – FA – SOLb
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Scala di DOb MAGGIORE (stessi suoni di Si Maggiore)
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DOb – REb – MIb – FAb – SOLb – LAb – SIb – DOb
Come potete notare, anche nel caso dei bemolle, gli stessi aumentano uno alla volta.
In questo ordine preciso:
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- Scala di Fa Maggiore : SIb
- Scala di Sib Maggiore: SIb – MIb
- Scala di Mib Maggiore: SIb – MIb – Lab
- Scala di Lab Maggiore: SIb – MIb – Lab – Reb
- Scala di Reb Maggiore: SIb – MIb – Lab – Reb – Solb
- Scala di Solb Maggiore: SIb – MIb – Lab – Reb – Solb – Dob
- Scala di Dob Maggiore: SIb – MIb – Lab – Reb – Solb – Dob – Fab
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Anche nel caso dei bemolle, come si evince, c’è una sequenza ben precisa che avviene per salti di quinta, ma questa volta discendenti.
Il primo bemolle è il Sib, il secondo il Mib, il terzo il Lab e così via per tutti i bemolle che aggiungiamo.
SCALE MUSICALI | MINORI
Tipologie di scale minori
Esistono diverse tipologie di scala minore; quelle che andremo a studiare noi sono quelle più utilizzate:
- Scala minore naturale
- Scala minore armonica
- Scala minore melodica
Scala Minore Naturale
La cosa più importante da sapere è che ogni scala maggiore ha la sua relativa scala minore.
La scala minore relativa è quella che si costruisce partendo dal sesto grado della scala maggiore.
Quindi, pensando alla scala di do maggiore, la relativa minore sarà il la minore.
Esistono come abbiamo già detto diversi tipi di scale minori, per l’esattezza sette, ma quelle che a noi interessano di più sono le tre tipologie di scale che abbiamo indicato in precedenza.
La scala minore naturale ha le stesse alterazioni della sua relativa maggiore; le alterazioni in chiave vengono chiamate in gergo musicale armature di chiave.
Quindi, se pensiamo alla scala di la minore, essendo essa la relativa di do maggiore non ha alcuna armatura di chiave.
Se pensiamo alla scala di mi minore, quindi relativa di sol maggiore, essa avrà in chiave soltanto il fa diesis.
Riepilogando, la scala minore naturale è esattamente come la sua relativa maggiore ma si parte dal sesto grado della scala maggiore di riferimento.
Proseguendo con questa logica, vi renderete conto che la scala di re maggiore ha come relativa minore il si minore e andando ancora avanti vi renderete conto che la scala di la maggiore ha come relativa minore il fa diesis minore.
Questo procedimento applicato a tutte le scale maggiori.
Un altro metodo per ricordare la relativa minore è pensare che essa è costruita a partire da un tono e mezzo sotto rispetto alla relativa maggiore.
Da Do, se scendete di un tono e mezzo, trovate il la.
Scala Minore Armonica
Partendo dalla scala minore naturale che, come abbiamo già ribadito, ha le stesse armature di chiave della sua relativa maggiore, ci basterà alzare di un semitono il settimo grado della scala minore naturale sia a salire che a scendere.
Partendo dall’esempio di la minore naturale, relativa di do maggiore, abbiamo detto che la successione delle note della scala naturale sarà:
- La-si-do-re-mi-fa-sol-La
Partendo dunque dalla scala appena creata (la scala di la minore naturale) e aumentando di un semitono il sol, che in questo caso è il settimo grado della scala minore, otterremo la scala di la minore armonica che sarà così costruita:
- La-si-do-re-mi-fa-sol#-La
Questo processo può essere applicato a tutte le scale armoniche.
Scala Minore Melodica
Per costruire la scala minore melodica partiremo sempre dalla scala minore naturale e aumenteremo di un semitono il sesto e settimo grado soltanto nella scala ascendente mentre nel moto discendente la scala tornerà ad essere naturale.
L’esempio di la minore sarà il seguente:
La minore melodico ascendente
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- La-si-do-re-mi-fa#-Sol#-La
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La minore melodico discendente
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- La-si-do-re-mi-fa-solo-La
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Questo procedimento va applicato a tutte le scale minori naturali.
La costruzione di una scala è importantissima anche per comprendere come costruire gli accordi.
Ne ho parlato ampliamente in questo articolo nel quale spiego come scrivere una canzone partendo da zero e anche in questo dove parlo in maniera dettagliata dell’armonizzazione di una scala.
Spero di esservi stato d’aiuto.
Stefano Fonzi
Il M° Stefano Fonzi ha lavorato come musicista per dieci anni con il M° Ennio Morricone. Ha orchestrato e composto per alcune tra le più prestigiose orchestre al mondo come la London Symphony Orchestra e l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Compositore di musica per la RAI da oltre quindici anni sono sue molte delle musiche per trasmissioni e documentari. Collabora da oltre vent’anni come arrangiatore con artisti di fama internazionale tra cui Dee Dee Bridgewater, Renato Zero, Gino Paoli, Nina Zilli, Red Canzian dei Pooh, Paolo Fresu, Fabrizio Bosso e molti altri. Diplomato in percussioni al conservatorio di Santa Cecilia a Roma ha successivamente seguito i corsi di musica da film presso il Berklee College of Music di Boston.
Wikipedia: Stefano Fonzi