Schindler’s list | La colonna sonora del film di Spielberg

La colonna sonora del film del regista Steven Spielberg, Schindler’s List, venne composta dal compositore statunitense John Williams già molto apprezzato per le sue straordinarie musiche per il cinema.John-Williams-and-Steven-Spielberg

La realizzazione dei film tra dubbi ed incertezze.

Era il 1993 quando il regista Steven Spielberg decise di portare nelle sale cinematografiche il suo film capolavoro di Schindler’s List, film molto realistico e corredato da fatti storici realmente accaduti durante l’olocausto che in qualche modo va a posizionarsi ben distante dagli altri film di Spielberg come E.T. – L’extratterestre, lo Squalo, Incontri ravvicinati del terzo tipo.

Ispirato dal romanzo di Thomas Keneally, dal titolo “La lista”, l’opera fu girata interamente in Polonia in circa tre mesi e completamente in bianco e nero.

Nonostante le forti preoccupazioni dei produttori alla fine il film ottenne un grande successo e fu premiato con ben 7 premi Oscar tra i quali quello alla miglior colonna sonora e quello al miglior regista.

Il regista ha voluto rendere omaggio, con il film, alla storia del popolo ebraico, per non dimenticare il dramma dell’olocausto e per ricordare alle generazioni future che in mezzo a tanto male ed a tanto dolore c’è stato chi ha fatto del bene.Schindlers-List -steven spielberg

Il film, quindi, è rimasto indimenticabile e tutt’ora attuale e certamente scuote le coscienze di ognuno di noi lasciando però un segnale di speranza.

In tal senso il regista ebbe molto coraggio e perseveranza nella realizzazione del film che rappresentava, per tutti, un vero e proprio salto nel buio.

 

 

LA TRAMA DEL FILM CON UN CAST D’ECCEZIONE

La storia è quella vera di Oskar Schindler, industriale tedesco che da furbo sfruttatore della manodopera ebraica, si trasformerà in un uomo dalla grande generosità, che metterà in salvo, grazie alla posizione di rilievo nel partito nazista e grazie all’enorme disponibilità finanziaria, molti ebrei destinati a morire. Schindler nel 1938 capisce che è bene legarsi ai comandanti militari. Li frequenta nei locali notturni, offre bottiglie preziose. Quando gli ebrei sono relegati nel ghetto di Cracovia Schindler riesce a farsene assegnare alcune centinaia come operai in una fabbrica di pentole. All’inizio sembra sfruttarli, in realtà li salva. Di fronte alla persecuzione tremenda, il tedesco trasforma quella sua prima iniziativa in una vera missione, fino a comprare letteralmente le vite di quasi milleduecento ebrei (la famosa lista) che sicuramente morirebbero nel campo di Auschwitz.steven-spielberg-liam-neeson-ben-kingsley schindlers-list

Il cambiamento di Schindler è descritto in modo misurato e credibile, grazie anche al convincente interprete Liam Neeson, supportato dall’inseparabile contabile Itzhak Stern, un bravissimo Ben Kingsley.

Emblema della follia nazista è l’ufficiale Amon Goeth, sadico, agghiacciante, glaciale, caratteristiche perfettamente portate sullo schermo da Ralph Finnies. Il suo personaggio non esita a freddare esseri umani dal balcone che affaccia su un campo di lavoro, come se fosse un gioco, suscitando ribrezzo nello spettatore.

Schindler’s List è anche la dimostrazione della grande capacità narrativa di Spielberg: sorretto da una sceneggiatura pressoché perfetta affidata a Steven Zaillian. La meravigliosa fotografia in bianco e nero di Janusz Kaminski  testimonia il realismo, rende più intensa la sensazione di trovarsi di fronte ad una realtà incolore e morente ma densa di sensazioni ed emozioni davvero forti.

Del cast facevano parte attori di grosso calibro come: Liam Neeson, Ben Kingsley, Ralph Fiennes, Caroline Goodall, Jonathan Sagalle, Embeth Davidtz, Andrzej Seweryn, Beatrice Macola, Jonathan Sagall, Malgoscha Gebel, Shmuel Levy, Mark Ivanir, Friedrich Von Thun, Krzysztof Luft, Harry Nehring, Norbert Weisser, Gotz Otto.

Genesi di una colonna sonora intima e commovente.

La colonna sonora del film fu affidata al genio di John Williams con il quale Steven Spielberg aveva avuto una lunga collaborazione di oltre venti anni.

La musica durante tutto il film è delicata e commovente senza mai coprire gli spazi delle immagini, una musica essenziale e profonda. Il film non può essere separato dalla sua incredibile colonna sonora firmata da John Williams

Non sempre una colonna sonora riesce a diventare un cult intramontabile come il film di cui fa parte. Ma c’è qualcuno che con il suo talento è riuscito a regalare una musica che racconta una storia quanto le immagini. Si tratta di John Williams che, dopotutto, di musiche iconiche composte per il grande schermo ne ha realizzate tante. Unite alle storie e alla visione di Steven Spielberg, poi, il risultato è ancora più incredibile. La straziante e delicata colonna sonora rappresenta un vero pilastro portante del film. Questa colonna sonora certamente ha rappresentato uno dei fattori che ha sicuramente contribuito al successo di Schindler’s List.

La composizione è considerata da molti l’opera migliore della lunga carriera di John Williams e rispecchia con accuratezza la notevole capacità di Spielberg di saper conferire una dimensione umana all’inumano infatti è l’elemento dell’essenzialità che le fa da padrone. Per comporre la musica del film, John Williams ha collaborato con il violinista Itzhak Perlman, che nel 2008 vinse il Grammy alla carriera per il suo incredibile talento. Il lavoro che Itzhak Perlman ha fatto con John Williams e i suoi assoli di violino sono diventati talmente importanti da essere una delle composizioni musicali più utilizzate al mondo.  Gli assoli intensi del musicista israeliano scivolano con delicatezza attraverso l’orchestra, rievocando il dolore e il tormento vissuto dagli ebrei durante le persecuzioni. La eccellente performance senza tempo di Perlman dona alla colonna sonora di John Williams un’autenticità e un realismo che bilanciano la predilezione del compositore per il sentimentalismo e la musica altisonante.

In sintonia con le immagini di Spielberg, Williams si affianca delicatamente alle mostruosità raccontate dalle immagini con umiltà e con una bellezza dirompente che traspare ad ogni raccordo armonico. Si tratta di una soundtrack unica nel suo genere in quanto sfida le norme tipiche delle composizioni drammatiche, preferendo per brillanti riferimenti di genere folkloristico e affiancando il tutto a una direzione d’orchestra semplice, ma altamente efficace. La musica d’apertura di Schindler’s List – Theme for Schindler’s List – è il cuore e l’anima dell’intera opera musicale.

Nonostante l’effettiva semplicità, il lavoro musicale ingloba in sé l’ambizione di Williams di creare una memorabile composizione sinfonica, intento testimoniato dalla presenza in alcuni segmenti delle note provenienti dal violino di Itzhak Perlman.

I brani più belli della colonna sonora.

Molto particolare e degna di rilievo è la musica composta per la scena della processione dei lavoratori della fabbrica di Schindler nella quale si sostituisce l’eleganza della sinfonia principale con una melodia più meccanica.

E poi nel brano Immolation (With Our Lives, We Give Life) la presenza del coro rafforza la tragicità delle vicende narrate, mentre con Rememberances il compositore preferisce commemorare l’Olocausto seguendo una prospettiva contemporanea. Il risultato è un tema secondario molto più incisivo rispetto a quello principale, sebbene quest’ultimo ritorni più spesso nelle tracce, come in Schindler’s Workforce, attraverso cui Williams restituisce all’ascoltatore una sensazione di serenità con qualche accenno d’umorismo.

Oyf’n Pripetshok / Nacht Aktion è invece una canzone popolare Yiddish, il cui titolo significa “sul cuore”. Questa traccia aggiunge un’altra dimensione alla colonna sonora, dimostrando durante il film che Oskar Schindler non sta semplicemente aggiungendo dei nomi su una lista, ma sta salvando un’intera cultura. Anche I Could Have Done More contiene una variazione del tema principale, leggermente più ricca di sottigliezze.

In Auschwitz-Birkenau torna il violino di Perlman, stavolta però in un assolo dissonante dal flusso ipnotico che riflette la disperazione e l’agonia dei campi di concentramento. Si tratta probabilmente della melodia più commovente dell’intera sessione musicale che rappresenta perfettamente l’orrore messo in atto in quegli anni dalla Germania nazista. La colonna sonora termina con un altro canto Yiddish, Yeroushalaim Chel Zahav, ovvero “Gerusalemme d’oro”, una canzone corale che parla di dignità e speranza.

I riconoscimenti ricevuti per la colonna sonora

L’album della colonna sonora, pubblicato a dicembre del 1993, ha vinto l’Oscar Academy Award come miglior colonna sonora originale, il BAFTA Award per la miglior musica da film e il Grammy Award come miglior colonna sonora per Visual Media. Ha anche ricevuto una nomination ai Golden Globe come Best Original Score.

Nello scorso articolo ti ho parlato della colonna sonora di Matrix

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