Arrangiamento e Arrangiatore, i trucchi e i segreti di chi lo fa da sempre
Che cos’è l’arrangiamento e cosa vuol dire arrangiare
Il termine arrangiamento è spesso sminuito perché, soprattutto nella mente dei non addetti ai lavori, viene accostato al termine “arrangiarsi”. Nulla di più sbagliato!
L’arrangiamento è la fase più delicata e complessa del processo di elaborazione di un brano.
A tutti è ovviamente capitato di ascoltare in radio, in televisione o su YouTube un brano musicale. Ecco, quello che noi ascoltiamo è il “prodotto finito”, è il brano con tanto di arrangiamento finito e mixato.
Quello che non tutti sanno, però, è che per ottenere quel risultato, c’è un processo lungo e complesso che sta alla base del lavoro di arrangiatore.
Una canzone, per parlare della forma più lineare a cui possiamo pensare, nasce il più delle volte con un autore (o un cantautore) che scrive e ha tra le mani la sua chitarra o suona il pianoforte. Inizia a suonare un giro armonico, a volte studiato e a volte casuale con delle parole a volte in italiano o in finto inglese. Questa è la forma, diciamo così, primordiale del brano.
Ora, i metodi per creare una canzone sono svariati e io ho fatto un esempio del tutto casuale, intendiamoci!
Ho semplicemente detto che quando si lavora ad una canzone, accade esattamente come quando la pietra grezza diventa una scultura.
Si passa, lavorando per strati e duratamente, da una pietra grezza, che è la nostra canzone, ad un’opera d’arte che è il brano finito.
Ecco, tra queste due fasi “scultoree” c’è tutto il processo di arrangiamento.
Per cui l’arrangiatore è una sorta di artigiano che lavora ad una pietra grezza e, come l’artista con la scultura, la modella fino ad ottenere l’opera finita.
Questo è il ruolo dell’arrangiatore nella fase di creazione di un brano.
Come Progettare un Arrangiamento
Poichè abbiamo detto che il lavoro di arrangiamento è di fatto un lavoro artigianale e artistico, così come lo scultore crea uno schizzo, allo stesso modo l’arrangiatore deve progettare la sua opera.
L’arrangiamento va progettato in ogni dettaglio.
Non ci si butta mai a capofitto nella realizzazione di un arrangiamento senza prima avere le idee chiare su tutto ciò che riguarda la costruzione del brano.
Devi sapere che il più delle volte, l’autore che compone la canzone, ha solo un’idea della melodia e delle parole, ma gli manca tutto il resto.
Naturalmente, non è sempre così! Ci sono autori e autori, per cui alcuni sanno esattamente cosa vogliono e di conseguenza rendono il lavoro dell’arrangiatore più facile e lineare, mentre altri non avendo idea, chiedono “cose” delle quali però non sanno assolutamente nulla!
Comunque, tornando alla progettazione, ciò che deve fare un arrangiatore, quindi, è prima di tutto munirsi di carta e matita e iniziare a “buttare giù” il progetto del suo arrangiamento.
Ci sono tanti termini tecnici che potremmo utilizzare, ma pensa all’arrangiamento come ad una sorta di piramide posta di fronte a te con una punta al centro e una salita e una discesa!
Cosa succede quindi quando vai ad arrangiare? Ora, sali da un lato, arrivi in cima e scendi giù dall’altra parte. Questo, per grandi linee, è quello che accade nella progettazione di un arrangiamento.
Come Scrivere un Arrangiamento
Una volta creato il tuo progetto, devi passare alla fase operativa. Ecco qui che entrano in gioco i primi dubbi:
- Come arrangio?
- Lo faccio al computer o su carta?
- Quale organico utilizzo?
- In quale tonalità?
- A chi affido le parti importanti?
- E’ meglio la voce o uno strumento a cui affidare la melodia?
- Lascio le armonie originali o le cambio?
Queste sono risposte ben più complesse alle quali ognuno deve rispondere in maniera assolutamente personale, in base alla propria esperienza, alla propria preparazione, alle circostanze e ai propri gusti.
Ci sono tuttavia dei parametri che vanno rispettati e che fanno parte del lavoro dell’arrangiatore.
Ad esempio, in merito alla tonalità, c’è da fare sicuramente una considerazione che, per quanto possa essere apparentemente scontata, il più delle volte è sottovalutata.
La tonalità può fare grande differenza in ogni tipo di arrangiamento. Non è solo una “questione di estensione”, se il solista arriva o meno a prendere certe note.
Il discorso della tonalità è ben più ampio e va considerato con attenzione! La tonalità del brano può far emergere delle sonorità interessanti, perché alcuni strumenti più di altri, suonano bene o meno in determinate tonalità.
Questa è una delle primissime considerazioni che si deve fare nel momento in cui ci si trova di fronte all’arrangiamento di un brano.
Ce ne sono tante altre, come ad esempio l’affidamento delle parti ai solisti.
La prima cosa che viene da pensare in proposito è: conosci tutti gli esecutori? Conosci il loro modo di suonare? Conosci i loro gusti musicali?
Come faccio per scrivere un buon arrangiamento?
Una domanda che mi capita spesso durante i webinar con i miei studenti, è proprio questa. In realtà non c’è una sola risposta.
Ci sono molti aspetti che vanno tenuti in considerazione e vanno ponderati.
Posso sicuramente darti dei consigli pratici, dai quali partire!
I materiali di cui hai bisogno per scrivere un arrangiamento:
- Pentagramma
- Foglio di carta a quadretti o millimetrata
- Matita e gomma
- Registratore (o software)
- Strumento Musicale
- Metronomo
Questi sono gli elementi cardine dai quali partire, senza questi sicuramente non riuscirai a fare nulla di buono!
A meno che tu non voglia procedere per tentativi nel tuo lavoro sprecando inutilmente tempo e fatica.
Sono tutti elementi indispensabili per iniziare. Quelli che puoi sostituire, perché la tecnologia ce lo consente, sono il registratore e il metronomo che trovi su tutti i software di notazione o i sequencer in commercio.
Il mio consiglio è quello di lavorare in questo modo:
- Crea il tuo progetto su carta a quadretti, segnando tutto nei minimi particolari
- Inizia la stesura del brano su pentagramma senza utilizzare i software, questo ti consentirà di controllare bene tutte le voci
- Registra una stesura al pianoforte o con il tuo strumento solo delle armonie e dei voicing che hai scelto
- Riascoltala dopo un paio di giorni e procedi con il lavoro
In questo articolo sono sicuro tu abbia trovato dei termini che magari non conosci. Non li ho approfonditi perché l’ho già fatto in passato su altri articoli.
Armonizzazione | Come farla in maniera semplice ma efficace
Suonare il Pianoforte – Gli accordi al pianoforte
Il giro armonico. Che cos’è e come suonarlo
Come scrivere una canzone partendo da zero
Il M° Stefano Fonzi ha lavorato come musicista per dieci anni con il M° Ennio Morricone. Ha orchestrato e composto per alcune tra le più prestigiose orchestre al mondo come la London Symphony Orchestra e l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Compositore di musica per la RAI da oltre quindici anni sono sue molte delle musiche per trasmissioni e documentari. Collabora da oltre vent’anni come arrangiatore con artisti di fama internazionale tra cui Dee Dee Bridgewater, Renato Zero, Gino Paoli, Nina Zilli, Red Canzian dei Pooh, Paolo Fresu, Fabrizio Bosso e molti altri. Diplomato in percussioni al conservatorio di Santa Cecilia a Roma ha successivamente seguito i corsi di musica da film presso il Berklee College of Music di Boston.
Wikipedia: Stefano Fonzi