Comporre e produrre musica nel proprio studio musicale oggi è più facile rispetto al passato grazie ai tanti software presenti in commercio.

Strumenti virtuali al servizio dei grandi compositori.

Non si tratta solo di una semplice voglia ma a volte per i musicisti, gli arrangiatori, i compositori, avere a disposizioni delle librerie virtuali è davvero una necessità. Molti dei grandi compositori di colonne sonore da Hans Zimmer a Thomas Newman, da Michael Giacchino a Alan Silvestri, solo per citarne alcuni, si avvalgono per le loro opere di librerie virtuali. Attraverso l’utilizzo di librerie sempre disponibili sul computer migliorerà sia il lavoro che il risultato finale siano essi canzoni, colonne sonore o arrangiamenti.

Komplete 12 di Native instruments.

Non sempre si ha la possibilità di avere a disposizione uno spazio completamente attrezzato, con tutti gli strumenti di cui si ha necessità. Per questi motivi i virtual instruments sono fondamentali se si vuole ottenere un risultato ottimo. Per quanto riguarda le library per “all around” vi presentiamo una nuova compilation di strumenti virtuali, effetti e campioni: Komplete 12 della Native instruments.

L’azienda tedesca.

Native Instruments è una società tecnologica che sviluppa software e hardware per la produzione musicale. È stata fondata nel 1996 nel quartiere Kreuzberg di Berlino, in Germania, dove ha la sua sede. Possiede anche una filiale a Los Angeles, California. La società produceva originariamente strumenti software e col tempo ha esteso la sua attività allo sviluppo di dispositivi destinati alla produzione musicale. I prodotti di Native Instruments includono sintetizzatori software, campionatori e processori di effetti, librerie sonore e di emulazione di strumenti acustici, interfacce audio.

native instruments

Una versione tutta nuova di Kontakt 6.

Con questo nuovo prodotto Komplete 12, l’azienda tedesca ha introdotto importanti innovazioni. Il dato più rilevante di questo nuovo prodotto è sicuramente il fatto che l’azienda produttrice ha introdotto una nuova versione del campionatore software Kontakt 6: ci sono ormai pochi dubbi sul fatto che si tratta del sampler più potente e versatile del mercato, e che per esso vi siano tante di quelle espansioni che lo hanno fatto diventare uno standard del settore. La nuova versione 6 introduce anzitutto un motore a wavetable che offre la possibilità di importare tramite un gesto di trascinare e rilasciare le tabelle di forme d’onda sviluppate esternamente e che qui vengono usate come base generativa.

Motore Wavetable.

Il motore a wavetable viene usato da tre nuove librerie fornite in dotazione, che dimostrano un approccio semplificato all’editing di strumenti campionati e che si basano tutte sull’uso di due sorgenti diverse per ciascuna patch. L’editing avviene agendo su otto macro-controlli a funzione variabile, di cui il primo è una miscela tra due forme d’onda campionate indipendenti e l’ultimo è sempre il volume. L’uso del motore a wavetable non appare ancora particolarmente approfondito e sviluppato, ma l’azienda tedesca si affida alla creatività degli utenti sia la creazione e l’import di nuove wavetable, sia lo sviluppo di patch originali che le prevedano.

Analog Dreams e Ethereal Earth.

Analog Dreams è così la libreria per la synth-wave e i suoni più elettronicamente tradizionali che si rifanno all’ibridazione tra synth analogici e digitali con la conseguente ricchezza timbrica e spettrale che ne consegue. Ethereal Earth ha organizzazione analoga ma in questo caso il costruttore parla di “strumento ibrido organico-elettronico” basato su campioni di strumenti acustici, sintesi digitale, suoni ambientali ed effettistica. Il risultato riguarda bassi, strings, strumenti a fiato, percussioni, pad e droni, texture di ambienza. 

Hybrid Keys.

Hybrid Keys infine è il terzo prodotto basato sul paradigma dell’ibridazione di due sorgenti, che in questo caso scaturiscono da suoni di piano e tastiere elettrofoniche che hanno subito processi di re-amping, registrazioni in ambiente con posizionamenti microfonici non ortodossi, utilizzo del nastro analogico. Complessivamente sono tre belle librerie, caratterizzate da suoni molto complessi e di grande impatto.

Una raccolta di 52 strumenti ed effetti virtuali e 25.000 suoni.

Sono stati poi introdotti nuovi effetti tra cui il delay Replika , i riverberi Room, Hall e Plate, un Cry Wah. Una delle più significative è rappresentata dal software Komplete Kontrol giunto alla versione 2.1, in cui oltre a nuove funzionalità legate al sampling e l’interazione con il servizio Sounds.com di Native Instruments, si può impiegare anche con controller MIDI di terze parti. L’azienda offre i propri synth ed effetti virtuali in una raccolta denominata Komplete perché soddisfa le esigenze di una più ampia maggioranza di utenti. Si tratta di una raccolta di 52 tra strumenti ed effetti virtuali, 25.000 suoni e 250 GB di dati.

Komplete 12, una vera rivoluzione.

In Komplete 12 Tra le novità  abbiamo sicuramente oltre al campionatore Kontakt 6, lo strumento multisintesi TR-01 dedicato alla generazione di basso synth e kick drum sotto controllo di un sequencer, la libreria Session Strings 2 dedicata a un gruppo di 12 archi adatti a sonorità contemporanee, la libreria Middle East che include campioni arabi, turchi e persani, il Mod Pack della Effect Series (contenente flanger, chorus e phaser), nonché infine 10 espansioni di suoni, preset timbrici e loop. Komplete 12 avrebbe dovuto includere anche Massive X, ovvero la nuova versione del synth a wavetable Massive che tanto successo ha avuto tra il popolo della techno e dell’EDM ma non è stato introdotto.

Tagging e selezione con Komplete 12.

Infine una nota sulla compatibilità del pacchetto K12 con il formato Native Kontrol Standard, meglio noto come NKS: si tratta di una tecnologia di tagging, catalogazione e mappatura, che consente ai proprietari di un hardware abilitato la selezione e l’editing di strumenti virtuali ed effetti che la impiegano, senza che l’utente debba fare alcun mappatura. Le operazioni avvengono con una tastiera native instruments delle serie Komplete Kontrol S, A, M, nonché con i controller di Maschine, e consentono di fare il browsing dei suoni di Komplete 12 direttamente dall’hardware come se si stesse usando una workstation fisica, senza oltretutto preoccuparsi se un suono proviene dall’uno o dall’altro Virtual Instrument .

L’editing.

Anche l’editing è fisico e intuitivo, in quanto Native Komplete Standard mette i principali parametri dello strumento virtuale selezionato sotto il comando delle manopole del controller Native Instruments collegato. Sono anni che l’azienda tedesca investe sul Native Komplete Standard, spingendo anche altri sviluppatori di strumenti virtuali alla sua adozione, e ormai si tratta di una soluzione matura e pienamente performante per chi vuole usare questi softwares.

Creator tools.

Tra le novità va segnalata anche un’applicazione stand-alone denominata Creator Tools che serve a facilitare la produzione di nuove patch e librerie, anche da parte di chi impiega molti campioni e mappe complesse. Esso contiene un Debugger per l’identificazione di problemi negli script di Kontakt, nonché un Instrument Editor che può eseguire degli script LUA per mappare automaticamente i campioni, copiare blocchi di campioni da una parte all’altra dello strumento, fare duplicazione e rinominare gruppi di campioni attraverso procedure batch.

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