Pat Metheny è considerato uno dei più influenti chitarristi jazz che ha reinventato il modo di suonara la chitarra. E’ il fondatore, nonché leader, del Pat Metheny Group.

Pat Metheny

La passione per la musica nata grazie alla sua famiglia.

Questo talentuoso chitarrista è nato a Kansas City il 12 agosto 1954 in una famiglia di musicisti. Ha cominciato ad innamorarsi della musica suonando la tromba all’età di 8 anni, per poi passare alla chitarra a 12 anni.  Sin da giovanissimo ha lavorato regolarmente con i migliori musicisti jazz di Kansas City, facendo preziose esperienze sul palco a un’età insolitamente giovane. Metheny è entrato per la prima volta sulla scena jazz internazionale nel 1974. Il giovane chitarrista di Kansas City , infatti, si fa apprezzare per il particolare modo di suonare anche dal famosissimo vibrafonista Gary Burton, con cui collabora per circa tre anni.

Sensibilità ritmica ed armonica.

Metheny in quegli anni ha già mostrava il suo stile musicale che diventerà presto un marchio di fabbrica. Pat fonde l’articolazione sciolta e flessibile con una sensibilità ritmica e armonica avanzata, un modo di suonare e improvvisare dalla concezione moderna ma radicato profondamente nella tradizione jazz, swing e blues.

Bright Size Life.

Con l’uscita del suo primo album, Bright Size Life del 1975, il chitarrista del Missouri ha reinventato il tradizionale suono della “chitarra jazz” per una nuova generazione di musicisti. Nel corso della sua carriera, Pat Metheny ha continuato a ridefinire il genere utilizzando nuove tecnologie e lavorando costantemente per far evolvere il potenziale sonoro e di improvvisazione del suo strumento la sua versatilità è quasi senza pari su nessuno strumento.

Le collaborazioni importanti.

Nel corso degli anni, si è esibito con artisti diversi come  Steve Reich, Ornette Coleman, Herbie Hancock , Jim Hall,  Milton Nascimento, David Bowie, Michael Brecker, Brad Mehldau e molti altri. Il lavoro di Metheny comprende composizioni per chitarra sola, piccoli ensemble, strumenti elettrici e acustici, grandi orchestre e brani di balletto, con ambientazioni che vanno dal jazz moderno al rock fino alla musica classica. Ha suonato anche in brani di balletto, con ambientazioni che vanno dal jazz moderno al rock fino alla musica classica.

PMG- Pat Metheny Group.

Insieme al tastierista Lyle Mays, Metheny ha fondato il Pat Metheny Group nel 1976. Sin da allora è stato uno dei rari esempi di formazione jazz capace di raggiungere il grande pubblico, senza tuttavia cedere a tentazioni squisitamente commerciali. La band ha sviluppato negli anni uno stile decisamente riconoscibile, fatto di dense orchestrazioni spesso unite al contrappunto classico e molto ibridato dalla world music, in special modo quella sudamericana e Mediterranea. L’unione con Lyle Mays è stata paragonata, da parte della critica e del pubblico, a quelle di John Lennon con Paul McCartney e di Duke Ellington e Billy Strayhorn. Nel 1981 si unrono al gruppo il bassista Steve Rodby, il batterista Paul Wertico e il vocalist  argentino Pedro Aznar

Ideatore di nuove chitarre.

Anni prima dell’invenzione della tecnologia MIDI, Metheny utilizzava il Synclavier come strumento di composizione. Ha anche svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo di diversi nuovi modelli di chitarre come la chitarra acustica soprano, la chitarra con 42 corde Pikasso, la chitarra jazz Ibanez PM-100 oltre a una varietà di altri strumenti personalizzati fra cui spicca il più recente Orchestrion.

La sua vita in tour.

Dal 1974 Metheny ha trascorso gran parte della sua vita in tour, con una media tra i 120-240 spettacoli l’anno. Al momento continua a essere una delle stelle più brillanti del panorama jazz dedicandosi, con lo stesso impegno, ai suoi progetti, a quelli di artisti veterani e a quelli di musicisti emergenti che aiuta costantemente. A gennaio del 2013 è stato inserito nella Hall of Fame nella quale, nella categoria chitarristi jazz, figurano, dal 1952 a oggi solo altri 3 chitarristi, Charlie Christian, Django Reinhardt e Wes Montgomery.

La passione per l’insegnamento.

Oltre a essere un musicista di valore Metheny si è dedicato all’insegnamento musicale. A 18 anni, era il più giovane insegnante di sempre all’Università di Miami. A 19 anni è diventato il più giovane insegnante di sempre al Berklee College of Music, dove ha ricevuto anche un dottorato honoris causa più di vent’anni dopo (1996). Ha anche insegnato laboratori musicali in tutto il mondo, dal Dutch Royal Conservatory al Thelonius Monk Institute of Jazz, agli istituti musicali in Asia e Sud America.

Una pioggia di riconoscimenti.

È stato anche un vero pioniere musicale nel regno della musica elettronica, ed è stato uno dei primissimi musicisti jazz a trattare il sintetizzatore come uno strumento musicale serio. Nel corso degli anni, Metheny ha ottenuto innumerevoli riconoscimenti  come “Miglior chitarrista jazz” e premi, tra cui tre dischi d’oro per Still Life , Letter from Home e Secret Story. Ha anche vinto 20 Grammy Awards in 12 diverse categorie. Il Pat Metheny Group ha vinto sette Grammy consecutivi senza precedenti per sette album consecutivi. E’ stato anche insignito del Dottorato Honoris Causa presso la McGill University  e presso la prestigiosa  Università del Missouri.

Metheny Music Foundation.

Pat ha fondato anche la Metheny Music Foundation che ha lo scopo di conservare, promuovere e continuare un consapevole apprezzamento per tutti gli stili di musica, onorando la storia della famiglia Metheny attraverso quattro generazioni e il ricco patrimonio musicale della città di Lee’s Summit, dello stato del Missouri e della regione circostante.

I nuovi orizzonti dei suoni.

Nel corso degli anni Pat Metheny è stato anche tra i primi chitarristi a capire le potenzialità del Synth per chitarra, Roland Gr 808, cambiando radicalmente ed esplorando nuovi orizzonti nei suoni per chitarra, ad esempio cercando di imitare anche il suono delle trombe. Utilizzerà anche il Danelectro Coral sitar guitar nel celebre brano Last Train Home e Minuano Six eight dell’anno 1987, oppure nel celebre brano Are You Going with Me dove Metheny si dilunga in un lunghissimo assolo pieno di synth.

Il legame con Pino Daniele.

Per oltre quaranta anni Metheny è stato legato da un profondo rapporto di amicizia con Pino Daniele. Quando ascoltò per la prima volta la musica di Pino Daniele, si sentì subito legato allo stesso modo di concepire la musica. Fu molto semplice i due artisti suonare insieme divertendosi. Poco prima che Pino Daniele morisse stavano progettando nuovi lavori insieme. Hanno collaborato per l’album dell’artista partenopeo “Non calpestare i fiori nel deserto” e al successivo tour internazionale del 1995.

L’omaggio ad Ennio Morricone.

Nel 2003 Pat Metheny ha inoltre eseguito il brano che fu la colonna sonora di “Nuovo Cinema Paradiso“, di Ennio Morricone, con il suo stile da chitarrista, molto suggestivo ed emozionante.

Gli album più suggestivi.

Tra i più di cinquanta album pubblicati ricordiamo, First Circle, Zero Tolerance for Silence , Metheny/Mehldau Quarte,t The Orchestrion Project ,Cuong Vu Trio, Meets, Pat Metheny From This Place. Degna di nota è la partecipazione di Richard Bona, poliedrico bassista di origini africane, nella registrazione dell’album Speaking of Now del 2002 e del successivo Live. Pat Metheny è un altro eccellente chitarrista che senza dubbio è inserito nel Gotha dei più grandi al pari di Carlos Santana, David Gilmour, e dell’indimenticabile Jimi Hendrix.

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