Forrest Gump | La colonna sonora del film che ha raccontato l’America.

La colonna sonora del film Forrest Gump è una colonna sonora intramontabile che lo scorso anno ha compiuto un quarto di secolo rimanendo, da quel lontano 1986, nel cuore di ognuno di noi.

Genesi di una musica dal successo mondiale.

Una colonna sonora intramontabile che lo scorso anno ha compiuto un quarto di secolo rimanendo da quel lontano 1986 nel cuore di ognuno di noi. La colonna sonora fa da cornice al film capolavoro di Robert Zemeckis che è tratto dal romanzo di Winston Groom.

forForrest gump - Alan SilvestriA firma del compositore di origini italiane Alan Silvestri, la colonna sonora è composta da ben due album : Forrest Gump: The Soundtrack  che contiene musiche di molti artisti famosi.
Elsi, The Doors,  che contiene, invece, la musica composta da Alan Silvestri, che è stata pubblicata separatamente lo stesso giorno

Lo straordinario successo del film Forrest Gump e della sua colonna sonora sono frutto di tanti fattori messi insieme: la storia raccontata, che affronta con delicatezza tanti temi, l’interpretazione di Tom Hanks che vinse l’Oscar, uno dei sei vinti dalla pellicola, tra i quali Miglior Film, Miglior Attore Protagonista e Miglior Sceneggiatura; non possiamo certo dimenticare che il successo del film è dovuto anche ad una colonna sonora,  tra le più riuscite degli anni novanta, creata da un compositore di origini italiane in grado di creare geniali colonne sonore che hanno accompagnato alcuni tra i film che tutti abbiamo imparato ad amare.

Come noto Forrest Gump parla della vita di Forrest, ragazzo dal cuore d’oro ma affetto da un deficit cognitivo che però non ne ostacolerà la vita piena di felicità e l’essere protagonista di alcuni dei momenti storici più importanti della storia degli Stati Uniti. Infatti la sua colonna sonora è composta da un elenco lungo di brani di successo degli anni sessanta, settanta ed ottanta. Sono stati inseriti brani dei Byrds, di Elvis Presley, dei Beach Boys, dei Doors,  di Simon & Gurfunkel, dei Jefferson Airplane, dei Lynyrd Skynryd, di Bob Dylan  e dei Mamas and the Papas, per citarne alcuni. Ma è stato il geniale lavoro di Alan Silvestri il vero asso nella manica.

Silvestri ha composto delle musiche che affascinarono e conquistarono il pubblico di tutto il mondo. Amato ancora oggi è il tema iniziale, noto come The Feather Theme, il tema della piuma, dove una delicata piuma con il suo volo introduce il protagonista seduto sulla sua panchina con i famosi cioccolatini.

L’America raccontata attraverso gli occhi di Forrest.

Quasi tutta la musica, i brani, da Washington Reunion a You’re not different, sono contraddistinti da sonorità dolci, malinconiche, dove la melodia regna sovrana nella sua immediatezza e semplicità, senza che vi sia una particolare complessità o sperimentazione ma privilegiando la capacità di suscitare le più differenti emozioni.

Zemeckis come regista e Silvestri in qualità di compositore vollero dare vita ad una pellicola che descrivesse l’America ed è innegabile che la musica abbia giocato un ruolo di primo piano nella storia di un Paese soggetto a così tanti e grandi cambiamenti. La colonna sonora di Forrest Gump è e resta un capolavoro, una della più riuscite di quel periodo d’oro delle colonne sonore che si può comprendere tra la seconda metà degli anni Ottanta e la fine degli anni Novanta, dove autori come John Williams, James Horner, John Barry, Hans Zimmer, Randy Edelman, Jerry Goldsmith, Alan Menken, Ennio Morricone e tanti altri crearono melodie di una raffinatezza che ancora oggi stupisce ed affascina.  

Nel corso della fiaba il ragazzo dell’Alabama si ritrova ad interagire più o meno volontariamente con eventi epocali, arrivando perfino a visitare la Casa Bianca in più occasioni. Ma prima di incontrare i Presidenti degli Stati Uniti, fa la conoscenza di un Re: Elvis Presley suona Hound Dog di fronte al piccolo Forrest, e si lascia ispirare dagli strumenti ortopedici del bimbo per inventare il celebre movimento di bacino che sconvolge l’opinione pubblica il 5 giugno del 1956 durante lo show di “Mr. Television” Milton Berle.

Le sonorità più belle e i grandi successi degli anni sessanta raccontati nel film.

Il periodo che Forrest passa nell’esercito gioca un ruolo chiave nella trama, ed è qui che la colonna sonora decolla sfoderando brani immortali che risalgono alla seconda metà degli anni 60: California Dreamin’ dei Mamas & Papas e San Francisco (Be Sure to Wear Flowers in Your Hair) di Scott McKenzie rimarcano la svolta hippie della volubile Jenny, mentre For What It’s Worth di Buffalo Springfield e Volunteers dei Jefferson Airplane sono ulteriori segnali della presa di posizione pacifista del film. È musicalmente cruciale in questo senso l’incontro del protagonista con un altro eroe indiscusso: si tratta di John Lennon, che rispondendo alle domande del presentatore di un dibattito televisivo pronuncia frasi come “It’s easy if you try”, “No possession” e “No religion too”, suggerendo in maniera surreale che da quell’intervista sarebbe nata Imagine.

Prima che il servizio militare giunga al termine sfila una serie clamorosa di canzoni leggendarie. In ordine sparso, fanno capolino pezzi di Bob Dylan (All Along The Watchtower nella versione di Jimi Hendrix e Blowin’ In The Wind cantata da Jenny in un locale di Memphis), Harry Nillson (Everybody’s Talkin’), Aretha Franklin (Respect), B.J. Thomas (Raindrops Keep Falling on My Head), Simon & Garfunkel (Mrs. Robinson) e Doors (che oltre a comparire con Soul Kitchen e Love Her Madly sonorizzano le evoluzioni di Forrest al ping pong con un medley composto da Hello, I Love You, People Are Strange e Break On Through).

Forrest ottiene il congedo quando gli anni 60 sono già un ricordo, come prontamente sottolineato dalla disco music di KC & The Sunshine Band (Get Down Tonight, 1975) e da un paio di brani dei Lynyrd Skynyrd del biennio 73/74 (Free Bird e l’obbligatoria Sweet Home Alabama). Ma il ritorno nella dolce patria è tutt’altro che dolce, visto che coincide con la morte della madre e con l’ennesimo comportamento inspiegabile di Jenny, che come da abitudine ricompare dal nulla e scompare all’improvviso. Forrest reagisce correndo senza sosta per oltre tre anni sulle note di Jackson Browne (Running On Empty) e Fleetwood Mac (Go Your Own Way), per poi fermarsi allo scoccare del 1980 senza una ragione precisa.

La colonna sonora composta da Alan Silvestri: un viaggio emotivo indimenticabile.

Dopo un viaggio emotivo indimenticabile, suggellato da una soundtrack tanto puntuale quanto grandiosa, è tempo che la piuma torni a librarsi nei cieli dell’Alabama. I brani strumentali composti da Alan Silvestri, che ricevette una nomination all’Oscar, sono pubblicati in Forrest Gump – Original Motion Picture Score, che non deve essere confuso con il più venduto e quindi più comune album di canzoni.  Proprio la musica è il cuore della storia e tutte le canzoni sono scelte e utilizzate sapientemente da Zemeckis: un repertorio che attraversa tutto il miglior rock americano del Novecento. La colonna sonora vende dodici milioni di copie e rimane l’album più venduto negli Stati Uniti.

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