Jurassic World la avvincente colonna sonora composta da Michael Giacchino.

Il sequel della saga Jurassic Park, ispirata dal romanzo omonimo di Michael Crichton e diretta dal regista Steven Spielberg prende il nome nel 2015 di Jurassic World  diretto da Colin Trevorrow e nel 2018 di Jurassic World – il regno distrutto diretto da Juan Antonio Bayona.

Per queste due nuove importanti pellicole la colonna sonora è affidata a Michael Giacchino uno dei compositori più amati ed acclamati ad Hollywood.

Proprio Giacchino fu scelto da Steven Spielberg per creare la colonna sonora del video gioco proprio ispirato a Jurassic Park.

Jurassic World

Michael Giacchino, il compositore acclamato da Hollywood.

Vincitore, nel 2010, del premio Oscar, per la colonna sonora del film fantasy “Up”, Giacchino è famoso anche per aver realizzato le musiche per film di successo:

La sua poliedricità, professionalità e simpatia gli hanno garantito una filmografia invidiabile, rendendolo richiestissimo.

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Nella realizzazione della musica per Jurassic World il compositore italo americano crea una colonna sonora potente, con orchestra sinfonica e coro in una maestosa e roboante.

Prova ne è l’inizio di Jurassic World del 2015. Nel brano  “This Title Makes Me Jurassic”, l’orchestra sinfonica inizia con un  fortissimo e il coro d’accompagnamento a commento delle drammatiche scene del film.

Per Michael Giacchino creare la colonna sonora per Jurassic World è stato un viaggio davvero emotivo, un ritorno alle colonne sonore scritte per Steven Spielberg per il videogioco di Lost World. 

Una colonna sonora ispirata a quella creata per Jurassic Park.

 La colonna sonora dà spazio a tutti gli strumenti dell’orchestra, dotata di una ricca sezione di percussioni, che con prontezza e precisione descrive le attrazioni con i dinosauri. Il tema principale presenta poi una seconda variante molto brillante, con la vivacità dei legni che conferisce alla musica un aspetto giocoso. 

Il pianoforte solista è invece riservato ai momenti più emotivi e toccanti. Il brano  Love In The Time Of Pterosauria, al contrario, è una traccia con molta azione, spesso dominata dagli ottoni, che commentano gli attacchi degli Pteranodonti e dei Dimorfodonti, che scatenano il panico tra i visitatori del Jurassic World.

Si conclude con una melodia più lirica, per il bacio tra Claire e Owen. Anche “Raptor Your Heart Out” è una traccia di pura azione, scandita da percussioni, velocissimi archi e potenti ottoni.

I cori vengono riproposti all’arrivo del T-Rex in “Our Rex Is Bigger Than Yours”, nel momento in cui avviene l’ultima lotta.

Le scene conclusive sono commentate da una musica più distesa, serena, con il ritorno del tema della famiglia, che lascia però subito spazio all’ultima solenne apparizione del tema principale, di fronte all’immagine finale del T-Rex.

Michael Giacchino omaggia John Williams.

Nella creazione della colonna sonora per Jurassic World Michael Giacchino vuole continuare sulla linea musicale della prima saga di Jurassic Park creata dallo straordinario John Williams.

Con grande umiltà, Giacchino ha saputo creare qualcosa che non avrebbe potuto fare a meno della grandiosa opera di Williams.


Fin dal primo brano “Bury the hatchling” ci troviamo di fronte a un’atmosfera profondamente diversa; qui è un clima di sospensione che apre l’intera partitura e che sarà una costante per il prosieguo.

Dal carattere più disteso appare invece la seconda traccia “The family that strays together”, dove l’atmosfera si fa più familiare, intima, quasi come se volesse essere un preludio al successivo “Welcome to Jurassic World” che costituisce un vero e proprio tributo alla partitura del primo film nel quale era presente un brano dal titolo molto simile “Welcome to Jurassic Park”.

La continuità col passato dà vita ad una colonna sonora maestosa.

La notevole capacità del compositore sta nell’aver saputo, non solo riprendere dal passato, ma creare qualcosa di assolutamente nuovo come dimostra “Gyrosphere of influence” brano nel quale per la prima volta si può ascoltare il tema di Giacchino.

Non è una mera ripetizione ma un omaggio in un certo senso, dal momento che ne riprende l’ariosità che solo uno stretto ammiratore di Williams poteva infondere alla sua musica.
Sulla stessa linea prosegue “Pavane for a dead Apatosaurus” nel quale qualcosa, tuttavia, sembra minacciare la leggerezza precedente.

Un clima musicale più sincopato si fa strada nei brani successivi dove le trombe e i violini creano un tessuto ruvido, di attesa e pericolo.

Su questi elementi si staglia la riproposizione del tema “The Dimorphodon Shuffle” o sul quale si crea un gioco mirabile di dinamismo musicale costruito in maniera sapiente come accade in “Chasing the dragons” che costituisce un brano di forte efficacia musicale.

Di grande impatto musicale è “Our Rex is bigger than yours” il quale si apre con l’esplosione del tema firmato Giacchino sul quale presto interviene un coro e una eco del tema de Il mondo perduto.

Deliziosa sintesi tra vecchio e nuovo in cui si mescolano alla perfezione azione e momenti più intimi.

Tra i brani più riusciti vi sono sicuramente “Nine to survival job” con la maestosità del suo finale e “The park is closed” con una splendida commistione del vecchio e del nuovo, della grandezza artistica di Williams e della sapienza musicale di Giacchino.


Un compendio di quanto ascoltato fin qui costituisce “Jurassic World suite” nel quale trovano unione le componenti migliori ascoltate durante l’intera esecuzione. Un crogiuolo nel quale il compositore ha voluto riproporre sezioni precedenti, unendo atmosfere di attesa con elementi dal ben più imponente impatto.

Questo genere di musica incalzante, ritmata e ostile accompagna i momenti d’azione con i dinosauri, usando tecniche come tremologlissando e sul ponticello.

Si passa poi a un tema lirico e disteso che sottolinea i momenti legati alla famiglia, che torna spesso nelle scene più tranquille tra i due fratelli. Il primo vero highlight della colonna sonora è “Welcome To Jurassic World”, un brano davvero emozionante, che sentiamo mentre viene mostrato per la prima volta il parco.

La colonna sonora di Giacchino dà voce ad enormi dinosauri a rischio estinzione.

Una composizione di grande spessore.

Michael Giacchino ha creato un nuovo, maestoso tema musicale da associare a questo intramontabile mondo. Il lavoro di Giacchino è sicuramente di grande spessore; egli ha saputo coniugare la sua musica con l’ineludibile presenza della mole di Williams.

Non è un caso che i due compositori, avendo studiato alla medesima scuola, “Juilliard School Of Music”, dimostrino una certa affinità musicale.

Michael Giacchino ha fatto leva per creare una partitura ricca di immagini del passato ma allo stesso tempo improntata a un’assoluta personalizzazione dell’atmosfera musicale.

È riuscito a innestare sapientemente il carattere iconico della musica di John Williams su un sostrato che rimane assolutamente originale.

Gli altri grandi compositori

Possiamo ricordare che anche il compositore Danny Elfman spesso trae ispirazione al più celebre e acclamato Hans Zimmer.

Tornando a Michael Giacchino, la più grande sfida era comunicare, attraverso la scrittura musicale, il peso della storia e il dramma di giganteschi dinosauri in corsa, in fuga per la propria vita.

Allo stesso tempo molti elementi della narrazione hanno richiesto delicatezza, ed è esemplare come Giacchino abbia giostrato tutti gli elementi con superbia.

È riuscito a passare da fortissime dinamiche orchestrali a parti appena percettibili, con melodie per celesta e archi che si contrappongono con la piena potenza di un’orchestra e coro, a commento delle parti più tragiche, e solenni.

Jurassic World il regno distrutto


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